La Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna in primo grado nei confronti di un imprenditore edile che nel 2009 aveva commesso una aggressione ad un cane di piccola taglia, precisamente un barboncino. All’uomo è stata inflitta una ammenda di cinquemila euro più il pagamento di ulteriori mille euro a titolo di risarcimento per la proprietaria dell’animale. L’imputato ha potuto però beneficiare dalla Corte del diritto di non essere menzionato nel casellario giudiziario oltre che della sospensione condizionale della pena.
Il tutto avvenne nel capoluogo toscano sette anni fa, quando la donna e l’imprenditore abitavano nello stesso palazzo e durante una accesa discussione l’uomo colpì con un calcio il malcapitato barboncino. Qualche giorno fa, sempre a Firenze, è avvenuto un episodio molto simile, nel parco pubblico situato in via del Pesciolino. Nella circostanza sono stati i passanti ad allertare la Polizia che ha poi provveduto a porre in stato di fermo il responsabile dell’aggressione.
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