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Finimenti: la sella per cavalli

La sella per cavalli

Cavallo sellato, completo di finimenti

I finimenti sono lo strumento che mette in comunicazione il cavallo e il suo cavaliere. Devono pertanto rispettare le esigenze e il benessere di entrambi.  Ecco allora un percorso sulla sella, le diverse tipologie, equipaggiamenti e le distinzioni tra le sue forme, i materiali e i tipi di monta, quella inglese e western.

Chi ha inventato la sella

L’addomesticamento dei cavalli risale a migliaia di anni fa ad opera della civiltà Botai, nell’odierno Kazakhistan. Infatti, le steppe dei monti Urali, nel Kazakhistan settentrionale, vi era l’habitat ideale per i cavalli selvatici. La cultura equestre è una disciplina antica e inizialmente, i cavalli venivano montati senza sella.

Per migliorare la monta e la gestione del cavallo, intorno al 1000 a.c furono introdotte le briglie e successivamente, nel VI secolo a. c. apparvero le selle. In Cina, nel III secolo avanti cristo, sono state create per prime selle con un telaio. Già dal X secolo a.c la popolazione degli Assiri avevano migliorato la monta con supporti fissi da allacciare sotto il ventre del cavallo. Furono poi gli Sciti che idearono invece le staffe, con supporti laterali e due anelli di cuoio dove infilare i piedi.

La sella è stato un vantaggio fondamentale per l’esito delle battaglie. Come tra i Romani e gli Unni che erano avvantaggiati grazie alle selle di legno con pomelli. Il vantaggio era una stabilità con la possibilità di tirare frecce senza fermarsi.

Le staffe furono successivamente introdotte in Europa, nel Medioevo, da Carlo Martello nel VII secolo. In questo modo i cavalieri potevano avere più equilibrio in sella.

La sella del cavallo

La sella è stata studiata appositamente per adeguare la monta del cavaliere alla morfologia del cavallo. Va posizionata in un punto ovvero sulle 18 vertebre toraciche, per non gravare sulla struttura ossea e muscolare del cavallo.

Non deve essere troppo stretta per non ostacolare il movimento del cavallo, creare punti di pressione oppure non consentire lo sviluppo dei muscoli del cavallo.

Una sella troppo larga potrebbe invece creare dei problemi al garrese. Ovvero se gli archi sulle spalle del cavallo sono troppo larghi, si creano punti di pressione e l’attrito potrebbe ferire l’animale o infastidirlo.

La sella rimane ferma quando è a bolla. Lo si può verificare nel modo in cui cadono gli staffili.

Una sella non adatta al cavallo mina il benessere dell’animale:

– mal di schiena e rigidità del cavallo (quando la sella tocca la colonna vertebrale)
-fiaccature (ovvero ferite generate da attrito). Si verificano se la sella è troppo larga e tocca il garrese
-ostacola il movimento del cavallo
-errore nell’assetto del cavaliere
-pressione dei cuscini, nel caso in cui la sella è stretta, genera dolore ai muscoli ai lati delle vertebre toraciche del cavallo
– rischio di indolenzimenti a carico dei reni
– rischio di carico eccessivo degli arti anteriori 

>> Rapporto peso cavallo cavaliere: qual è il limite?

Come misurare la sella

L’arcione della sella

L’arcione della sella è la curvatura sopra al garrese. Come per il morso, la sella deve rispecchiare le misure del cavallo. La misura dell’arcione è fondamentale per il benessere del cavallo così come la profondità/lunghezza della sella.
La taglia dell’arcione determinerà l’apertura della sella.
Se un cavallo ha il garrese sporgente e sottile, l’arcione dovrà essere stretto.
Se il cavallo ha un garrese sporgente e il dorso piatto avrà invece bisogno di un arcione molto largo.

La sella si misura è in base alle spalle e il garrese del cavallo.

Misurare l’arcione

La camera garrese standard ha un’apertura di 32 cm.
Prendere un archetto semi rigido o un filo di ferro da piegare in due e di una lunghezza di 35 cm. Creare un arco sopra al garrese, posizionandolo a 2-3 cm dalla scapola del cavallo.

Misurare la larghezza tra le due estremità dell’arco:
Small: fino a 21 cm
Medium: 22-25 cm
Large: 26-28 cm
XL: sopra ai 28 cm

Dimensioni del seggio della sella

Vi sono delle misure standard per le selle, calcolate in base all’età e alle dimensioni del cavaliere. Le selle classiche hanno la taglia del seggio espressa in pollici (“) che va da 14″ a 18,5″ con scarti di 0,5”. Una misura “normale” è di 17″ o 17,5″.

– Bardette, da 13″ e 14” = adatte per i bambini che hanno meno di 8 anni e per i pony
– Taglia 15″: per bambini tra gli 8 e 10 anni, 55-60 kg per un’altezza max di 180 cm
– Taglia 16’’5: per adolescenti o adulti che non superano 1,50 di altezza
– Taglia 17’’5: per un adulto di corporatura normale fino a 1,75 di altezza, non oltre 80 kg
– Taglia 18’’: persona alta o di grossa corporatura

In alternativa si può misurare la sella in base alla lunghezza della gamba in seduta: 

Gamba in seduta monta inglese:
gamba/seduta 41,5 cm: sella da 38 cm
gamba/seduta 47- 51 cm: sella da 41,5 cm
gamba/seduta 51- 54,5 cm: sella da 43 cm
gamba/seduta 54,5-58 cm: sella da 44,5 cm
gamba/seduta oltre 58 cm: sella da 45 cm e oltre

Gamba in seduta monta americana:
gamba/seduta 41,5 cm: sella da 33 cm
gamba/seduta 41,5 – 47 cm: sella da 35,5 cm
gamba/seduta 47 – 51 cm: sella da 38 cm
gamba/seduta 51- 54,5 cm: sella da 39,5 cm
gamba/seduta 54,5-58 cm: sella da 41 cm
gamba/seduta superiore a 58 cm: una sella da 43 cm e oltre.

Sella: diversi materiali

La sella può essere realizzata in diversi materiali. La sella in cuoio è classica. Trattandosi di un materiale naturale, dona un contatto più aderente con il cavallo. La sella in cuoio deve essere trattata con il grasso per il cuoio per mantenerla morbida.

Il cuoio è consigliato nel caso in cui l’equitazione viene praticata in modo intensivo.

Le fibre sintetiche sono più leggere. Ideali sia per il cavallo che per le donne. Un materiale facile da pulire. Inoltre, se bagnato si asciuga velocemente. Per questo, il materiale sintetico è comodo in diverse condizioni meteo. Si può acquistare anche a prezzi contenuti.

Sottopancia per sella

Il sottopancia è un altro elemento essenziale della sella e varia in base alla tipologia di sella e delle discipline equestri.
Ci sono diversi tipi di sottopancia che si distinguono in base alla forma, la taglia e il materiale.

Il sottopancia circonda il torace dell’animale e tiene ferma la sella sul cavallo. Va posizionato alla distanza di una mano dietro il gomito del cavallo. Può essere in cuoio, materiali sintetici, corde o imbottito, ideale per cavalli sensibili.

Taglia: non esiste una taglia unica per cavalli. La dimensione è in base alla razza e alla stazza del cavallo e all’ampiezza del torace.

La lunghezza del sottopancia va valutata in base alle cinghie del sottopancia predisposte sulla sella: se lunghe o corte.
Per calcolare le dimensioni giuste del sottopancia, si può utilizzare un nastro, che parte dal foro centrale della cinghia portandolo all’altro lato dove si aggancia.

Forma del sottopancia: il sottopancia può essere sia sagomato ovvero anatomico per cui garantiscono il massimo di comfort per il cavallo che dritto. In tal caso, potrebbe anche provocare fiaccature nel cavallo. Di norma, le estremità sono elastiche per adattarsi al cavallo, riducendo il fastidio e lasciando un po’ più di respiro al cavallo.

Tra gli accessori del sottopancia vi sono sono le fodere per sottopancia, utili per i cavalli delicati o le prolunghe che si attaccando ai riscontri e permettono di allungare il sottopancia.

Nel caso di sottopancia rivestiti in montone è suggerito prendere una misura di 5 cm più lunga.

Nella monta western, i sotto pancia hanno misure che variano dai 26 ai 34 pollici. Sono da considerare la circonferenza del costato del cavallo e il posizionamento dei “rigging” ovvero degli anelli della sella. E’ suggerito mantenere almeno 25 cm tra l’anello del sottopancia e quello del riscontro sulla sella.
Inoltre, a differenza della sella inglese, quella western presenta anche un secondo sottopancia posteriore che non viene stretto ma ha la funzione di evitare che la sella si alzi posteriormente.

Un secondo sottopancia è presente anche nelle selle inglese da  da cross country: la sassinga è un sottopancia che passa sopra al seggio della sella.

Essendo un finimento in diretto contatto con la pelle dell’animale, il sottopancia è propenso all’usura e si sporca facilmente. Per questo è importante controllare regolarmente il sottopancia, mantenerlo pulito in modo da evitare di creare ferite al cavallo. Nel caso in cui il sottopancia è in cuoio, ingrassarlo di frequente.

Selle per cavalli

Esistono diversi tipi di sella, in base alla disciplina e al tipo di lavoro con il cavallo. La conformazione della sella si è evoluta sia in base alle sue origini geografiche che alle sue utilità ed è stata modificata rispetto alle discipline.
Vi sono una varietà di modelli a seconda del tipo di monta: selle da lavoro come la sella Western, sella Vaquera, sella australiana o sella maremmana o selle per discipline agonistiche tra le quali sella da dressage, da salto, da galoppo, da endurance ma anche da reining, da cutting, da trekking.

>> Le diverse discipline dell’equitazione: lo sport a cavallo

Sella inglese

La sella inglese include diverse tipologie di selle adatte per varie discipline: salto a ostacoli, dressage, galoppo, polo o cross country.

La sella inglese non è molto profonda. E’ piuttosto contenuta nelle sue dimensioni. E’ formata da due cuscini (in lana, schiuma o aria) posizionati sotto il seggio. In mezzo ai cuscini, vi è un canale vuoto per preservare la colonna del cavallo, impedendo di mettere in contatto l’animale con le parti rigide.

Ogni parte della sella sono rifinite e hanno delle funzioni.

  • seggio
  • staffili
  • staffe
  • sottopancia

Nella sella inglese per salto ad ostacoli, i quartieri sono orientati in avanti in modo che il cavaliere possa accorciare le staffe e che il ginocchio non superi il quartiere. Sono inoltre presenti appoggi anteriori e posteriori per mantenere la gamba stabile. Il seggio è piatto o semicavo e concede più movimento.

La sella da dressage, le staffe sono molto lunghe, in quanto il cavaliere monta con la gamba quasi verticale. I quartieri devono essere pertanto molto lunghi e i riscontri sono bassi, in quanto il sottopancia si fissa in basso ai quartieri e non sotto i quartieri. Questo garantisce un maggior contatto. Mente il seggio è cavo e profondo per una seduta comoda.

La sella per escursioni deve garantire il comfort al cavallo e cavaliere. E’ usata per lunghe percorrenze. Il seggio è largo con un imbottitura che ripartisce il peso del cavaliere sul dorso. Sono inoltre presenti degli anelli che permettono di agganciare borse o bisacce.

Sella Wetern


La sella western è più elaborata. Trattandosi di una sella da lavoro come la sella vaquera spagnola, la sella maremmana o la sella australiana, vi sono equipaggiamenti/accessori come il corno del pomello utile per le finalità e le funzioni della sella.

Una sella comoda per il cavaliere che deve stare per molte ore a cavallo, massiccia e pesante. Ha decorazioni tipiche tradizionali western.

Il sedile è profondo, in cuoio. Sono presenti due sottopancia che ancorano bene la sella al cavallo e un pomello per il lazzo.

L’arcione, a differenza della sella inglese, è più basso e liscio.

Gli staffili sono lunghi e le staffe sono larghe e rivestite di cuoio, divergendo da quelle usate per la monta inglese

 

Leggi anche
>> Morso e filetto per cavalli: come funziona l’imboccatura
>> Gli accessori indispensabili per prendersi cura del cavallo

C.D.

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