Un uomo ha negato di essere il proprietario del suo cane, fingendo di non conoscerlo, per cercare di abbandonarlo
L’essere umano è in grado di commettere gesti codardi e ignobili per compiere le più vigliacche azioni. Un uomo è arrivato al punto di negare di essere il proprietario del proprio cane pur di disfarsi di lui, senza pagarne le conseguenze.
L’episodio è accaduto la scorsa settimana ad Alessano, in provincia di Lecce. La vicenda è iniziata con una segnalazione in merito ad un cane “randagio” della zona.
L’uomo di Morciano di Leuca ha avvertito le autorità della presenza di un cane randagio che si aggirava nella sua proprietà.
In seguito alla sua segnalazione, l’animale è stato individuato dagli agenti della polizia locale di Alessano e accalappiato dalle guardie zoofile “Agriambiente” di Nardò.
Infine il cucciolone è stato condotto in un canile.
Nega di essere il proprietario del cane per cercare di abbandonarlo
Quando il segnalatore ha raggiunto il canile ha dichiarato: “Quel cane non lo conosco”, sostenendo che l’unico motivo per cui aveva visto prima l’animale è perché il randagio, in alcune occasioni, si era introdotto nella sua proprietà.
In questo modo l’uomo ha negato di fatto di essere il proprietario del cane, nel tentativo di liberarsene.
Ma il tenero cagnolino, un esemplare di cane Corso di appena un anno, aveva un atteggiamento alquanto confidenziale nei suoi confronti.
Il cane infatti scodinzolava e si avvicinava tranquillamente all’uomo. Il suo comportamento ha insospettito gli agenti che hanno iniziato ad indagare sull’animale.
Il cagnolino era sprovvisto di microchip, quindi le autorità dovevano risalire all’ipotetico proprietario per altre strade. Guardie zoofile e vigili si sono rivolti alle associazioni animaliste locali per cercare informazioni utili sul cucciolo e scoprire se qualcuno riconosceva il Fido come uno dei randagi del quartiere.
In tal modo, le autorità sono venuti a conoscenza di un particolare fondamentale per scoprire la verità sulla vicenda.
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La presidente di un’associazione animalista ha riconosciuto il cane Corso e ha asserito che il quattro zampe era di proprietà di una famiglia residente a Gagliano del Capo.
La famiglia è stata convocata presso il comando di polizia. I componenti hanno dichiarato di essere i vecchi proprietari del cane e di averlo ceduto mesi prima ad un residente della zona.
In questo modo gli agenti hanno smascherato il vero padrone del cane, che aveva finto di non conoscerlo e segnalato come randagio solo per disfarsene.
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Probabilmente l’uomo aveva deciso troppo a cuor leggero di adottare il cane e aveva rivalutato la sua scelta. Ha così cercato un modo per porvi rimedio, un modo decisamente meschino.
L’intento era di scaricare il povero animale in un canile, grazie ad un piano vile e codardo: negare di essere il padrone del cane e segnalarlo come randagio introdottosi nella sua proprietà.
Ma il suo orribile stratagemma è stato scoperto ed ora l’uomo dovrà pagare una multa del valore di 900 euro. Oltre alla sanzione amministrativa, per il proprietario del cane potrebbero esserci anche dei risvolti penali relativi alle sue dichiarazioni mendaci alle autorità.
M. L.