Le condizioni gravissime non hanno impedito di abbandonare questo cucciolo in fin di vita sotto la finestra di un rifugio per animali
Un duro colpo al cuore sono le storie dei tantissimi animali che ogni giorno in tutto il mondo vengono maltrattati, trattati come se non valessero nulla o lasciati in fin di vita. Se doloroso e sconcertante per chi legge di queste orribili vicende, ancor di piĆ¹ toccante ĆØ per tutte quelle persone che quotidianamente lottano per poter dare un’esistenza migliore a queste povere anime.
La forza dimostrata dai cuccioli ĆØ di esempio e la loro tenacia nel non farsi abbattere dagli orrori vissuti ĆØ di grande ispirazione per chiunque si prodiga per fargli avere un futuro migliore. A volte perĆ², alcune vicende, sono davvero dure da digerire e riuscire a rimanere impassibili per svolgere al meglio il proprio lavoro, che in questi casi ĆØ una vera e propria vocazione, non ĆØ cosƬ facile.
“A volte non ce la facciamo piĆ¹. A volte le cose che le persone fanno agli animali sono travolgenti” queste le parole utilizzate per descrivere uno degli ultimi salvataggi della Richmond Animal Care and Control “ci fanno venir voglia di sdraiarci sul pavimento e piangere“.
Il cucciolo che ha distrutto i cuori dei volontari che lo hanno trovato, ĆØ stato rinvenuto in fin di vita sotto la finestra della direzione del rifugio. Le sue condizioni erano talmente gravi che immediatamente ĆØ stato trasportato alla clinica veterinaria dove non ĆØ stato cosƬ semplice sottoporlo alle cure delle quali aveva bisogno.
Tantissimo il supporto della comunitĆ e in molti giĆ si sono fatti avanti per offrirsi come possibili famiglie quando il piccolo sarĆ pronto per essere adottato.
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Sotto una finestra, il cucciolo viene abbandonato in fin di vita
Sotto la finestra della direzione, un cucciolo dal dolce ma sofferente musetto, ĆØ stato abbandonato in fin di vita, domenica mattina. Il suo corpo era gelido, non riusciva a reggersi sulle sue zampette, era magrissimo a tal punto da poter vedere le sue ossa e aveva della sporcizia nella bocca.
Subito ĆØ stato trasportato in auto, accendendo i riscaldamenti che si propagavano sia nell’abitacolo sia dai sedili, alla clinica veterinaria, dove aiutarlo non ĆØ risultato cosƬ semplice. I veterinari del Virginia Veterinary Centers, si sono fatti trovare subito disponibili e pronti per soccorrere il quattro zampe.
La pressione sanguigna era troppo debole per poter inserire una flebo e la temperatura troppo bassa da poter rilevare. “Lo hanno riscaldato, iniziato i fluidi” scrive il rifugio, nel post dove raccontano la vicenda “abbiamo pregato che il suo corpo potesse tornare“.
Il cucciolo ha dimostrato tutta la sua forza riuscendo a resistere e superare la notte, permettendo cosƬ ai veterinari di poterli finalmente fare una flebo.
Dopo questo primo post, il rifugio ha dovuto rispondere ai molti messaggi indignati scaturiti dalla triste vicenda del piccolo, messaggi ovviamente rivolti ai colpevoli di tutto ciĆ². “Prendiamoci tutti un minuto e respiriamo. Dentro e fuori. Dentro e fuori” iniziano cosƬ, per poi proseguire mettendo in chiaro che “non perdoniamo aggressioni o minacce a nessuna vita indipendentemente dalla situazione“.
Spiegano che ci sono delle indagini in corso, che sono in possesso di molti elementi e che per non compromettere in alcun modo il buon esito delle indagini e di una eventuale accusa, non possono aggiungere o commentare ulteriormente.
Olympus, questo il nome dato al piccolo grande combattente, giorno dopo giorno dimostra quanta forza ci sia dentro di lui e quanto non voglia arrendersi. I miglioramenti sono piccoli, ma ci sono, e la ripresa sarĆ ancora lunga.
Dalle ultime notizie condivise, il pelosetto ha riiniziato a mangiare da solo, poco alla volta, e indossa un maglione per tenerlo al caldo dato che ancora deve riacquistare peso e il suo corpo ĆØ ancora pelle e ossa.
Molte le domande arrivate per l’adozione del cucciolo che perĆ², ancora non si sa se e quando sarĆ pronto per la ricerca di una nuova casa. Nel mentre, dal rifugio chiedono di continuare a rivolgere le preghiere per Olympus e di prendere in considerazione l’adozione di uno dei tanti altri quattro zampe presenti nella struttura.
“Olympus ĆØ ancora vivo e sta bene e ringrazia per averlo amato da lontano” scrivono sempre dalla Richmond Animal Care and Control “questo lavoro ĆØ difficile… Siamo cosƬ grati ad ognuno di voi per il vostro continuo sostegno, ci tiene lontani dal pavimento in una pozzanghera di lacrime e al lavoro combattendo la buona battaglia!“.