Cane sepolto dalla cenere dopo l’eruzione del vulcano sull’isola di Taal, nelle Filippine
Oltre 300mila persona sfollate e migliaia di animali morti ai piedi del cratere. L’eruzione del vulcano sull’isola di Taal nella provincia di Batangas, a circa 60 chilometri a sud della capitale Manila sta continuando da diverse settimane. Gli esperti e la popolazione possono solo assistere impotenti alla devastazione che sta riducendo l’isola a uno scenario spettrale.
Oltre un milione di persone a rischio. La situazione è ancora allarmante per la potenza del vulcano confrontata alla forza di un uragano a più lunga durata. Mariton Bornas, un esperto vulcanologo presso l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (PHIVOLCS), ha riferito che l’eruzione del vulcano è rimasta al livello IV.
I soccorsi continuano la loro opera sul posto. Durante le operazioni, i soccorritori hanno trovato un cane, sepolto sotto le ceneri, in una delle ultime eruzioni.
Il cane aveva solo gli arti anteriori e il muso che fuoriuscivano dalla trappola mortale. Migliaia di persone sono scappate dalle loro abitazioni, molte delle quali hanno dovuto lasciare i propri animali domestici. Il cane sepolto, probabilmente aveva cercato un riparo sotto l’abitazione dei proprietari, rimanendo incastrato per giorni sotto la cenere.
Per fortuna, alcuni uomini all’opera lo hanno notato. Tra i quali un giovane uomo di nome Jonathan Sumagang, che non è rimasto indifferente alle condizioni del povero animale. L’uomo è riuscito a liberare il cane, che è stato subito soprannominato “Lucky”- Fortunato. Un cane miracolato che è riuscito a sopravvivere in quelle condizioni, in avanzato stato di disidratazione.
I soccorritori hanno raccontato che quando lo hanno visto, il cane aveva gli occhi chiusi e non erano sicuri che fosse vivo. Quando hanno visto che si muoveva e stremato ha aperto leggermente gli occhi si sono subito adoperati per metterlo in salvo, scavando una buca per liberarlo.
Eruzione vulcano Filippine, soccorso animali
Secondo quanto trapela, sul posto sono arrivate anche le associazioni animaliste, lo scorso 13 gennaio, tra le quali Peta. I soccorritori hanno infatti lasciato dietro di loro molti animali, da reddito, cavalli e cani, condannati a morte sull’isola. Per questo, le associazioni animaliste hanno deciso d’intervenire per mettere in salvo il maggior numero di animali.
Sono stati usati mezzi destinati al trasporto per i turisti, mentre il mare ha riportato a galla le carcasse di molti animali tra le quali di una mucca.
“La situazione attuale sull’isola è che ci sono molti animali morti. Ci sono sopravvissuti, ma hanno un disperato bisogno di aiuto. L’isola odora di cadaveri in decomposizione, ma ci sono ancora cani, cavalli, mucche e altri animali spaventati che devono essere salvati”, aveva commentato il portavoce di PETA Asia, Nirali Shah, precisando che “la priorità è quella di portare sull’isola acqua e cibo per gli animali”.
Peta ha radunato un team di soccorritori che stanno operando sul campo con grosse imbarcazioni e veterinari per garantire il trasporto degli animali e le cure necessarie.
Ecco il video del soccorso di Lucky:
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C.D.
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