Fido, l’Hachiko italiano: per quattordici anni ha continuato ad aspettare il suo padrone

Fido, l’Hachiko italiano: per quattordici anni ha continuato ad aspettare il suo padrone

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Tra le storie più commoventi che testimoniano la fedeltà e l’amore dei nostri 4zampe per il loro padrone, oltre a quella più nota di Hachiko in Giappone vi è anche quella del cane della stazione di Venturina, vicino Piombino in provincia di Livorno, dove ogni giorno un cane andava ad aspettare il suo padrone ferrotranviere.

Tra queste straordinarie testimonianza, sfugge a volte, la storia di un cane di nome Fido che viveva con il suo padrone Carlo Soriani a Luco di Mugello, in provincia di Firenze in Toscana.

L’esemplare, un cane da caccia tipo Bretone, aveva l’abitudine di accompagnare la mattina il suo padrone che andava alla fermata dell’autobus per andare a lavorare a Borgo San Lorenzo e tornava ogni giorno, alla stessa ora, a prenderlo.

Spesso e volentieri, Soriani faceva degli scherzi al suo cane, nascondendosi dietro ai sedili dell’autobus, aspettando che Fido venisse a scovarlo…

Un amore e una fedeltà dimostrata dal cane per oltre due anni, fino a quando arrivò la guerra. E proprio a causa della guerra che, un giorno nel 1943, la fabbrica di Soriani fu colpita da una bomba. Quella sera del 30 dicembre, Soriani non tornò a casa, mentre Fido come sempre era ad aspettarlo alla fermata dell’autobus. All’arrivo della corriera, scesero tutti gli operai ma non Soriani e Fido come sempre salì sul mezzo per cercarlo invano… Il cane dopo averlo cercato e scrutato tutti gli operai, fece rientro a casa dalla sua famiglia e capì che il suo amato padrone non sarebbe più tornato.fido1

Nonostante questo, ogni giorno, per il resto della sua vita, Fido tornò tutte le sere alla corriera, sperando di rivedere il suo amato padrone. Per quasi quattordici anni, tutti i pomeriggi partiva da casa per raggiungere la piazza del paese ad aspettare la corriera e da casa guardava sempre verso Borgo San Lorenzo.

Nonostante l’età, Fido continuò a percorre quel sentiero tanto da conquistarsi non solo la benevolenza di tutti i residenti ma anche le autorità e l’attenzione mediatica. Il sindaco di Borgo ordinò che il cane fosse esentato dalla tassa sui cani e potesse circolare liberamente senza museruola.

Il 9 novembre 1957 il cane venne premiato con una medaglia d’oro, durante una cerimonia in Comune e la morte di Fido, avvenuta l’8 giugno 1958, fu annunciata anche dal quotidiano la Nazione: “Fido è morto. Sarà sepolto all’esterno del piccolo cimitero di Luco di Mugello dove riposano le spoglie del suo padrone. Fido è stato trovato morto sul ciglio di un podere ieri alle sedici, poco lontano dalla sua casa di Luco di Mugello. La scoperta l’hanno fatta due ragazzini che tornavano da scuola. Lo hanno riconosciuto subito e sono corsi a dare la notizia alla signora Soriani, che è scoppiata in lacrime. In breve, gli abitanti del borgo erano radunati quasi al completo intorno al povero corpicino inerte, semi nascosto dall’erba alta”.

Per ricordare la fedeltà di Fido, lo stesso anno venne inaugurato un monumento realizzato dallo scultore Salvatore Cipolla che ancora oggi sorge davanti al municipio di Borgo San Lorenzo con la scritta: “A Fido, esempio di fedeltà”.

A Fido è stata creata anche una bellissima pagine Facebook “Fido borgo San Lorenzo“, con fotografie, illustrazioni e ritagli di giornale dell’epoca dedicati a Fido, ma anche aggiornamenti e ricorrenze in onore di questo straordinario cane, se così lo si vuole chiamare! (Consulta la pagina: clicca qui)

 

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