Festa del sacrificio: evitate uccisioni di animali a Napoli e Firenze

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By Gabriele

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(screenshot video)

Festa del sacrificio:circa 200mila morti nei giorni del cosiddetto Eid al-Adha, evitate uccisioni di animali a Napoli e Firenze.

Ogni anno, a fine agosto, si ripete per le comunità musulmane la rituale festa del sacrificio. Si tratta di una tradizione che nei giorni del cosiddetto Eid al-Adha comporta il sacrificio di un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. Una ricorrenza con la quale viene ricordata il sacrificio di Abramo, quello nel quale ha sgozzato un montone al posto del figlio Ismaele. Stando a quelli che sono i dati diffusi quest’anno, almeno 200mila sono gli animali sacrificati, di questi solitamente un terzo tramite “sgozzamenti fai-da-te”, ovvero con altri rischi igienici.

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Festa del sacrificio in Italia: i dati delle uccisioni e dei sequestri

Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, qualche giorno fa ha voluto ricordare che “in Italia sono circa mezzo milione gli animali che oggi vengono sgozzati e lasciati morire dissanguati tra atroci sofferenze”. Alcuni casi eclatanti sono stati scongiurati in extremis, in particolare a Napoli, dove un giovane trasportata un capretto destinato alla macellazione in un passeggino.

L’episodio diventa un caso politico: “A Napoli questo capretto è stato salvato all’ultimo ma nel resto del Paese centinaia di migliaia di bestie sono state macellate senza pietà”, sottolinea su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Aggiunge Rinaldo Sidoli di Animalisti Italiani Onlus: “Un uomo portava in giro per Napoli un capretto legato su una carrozzina per ‘celebrare’ la Festa islamica del sacrificio. Siamo fermamente convinti che il Governo debba rivedere con urgenza le norme sulla macellazione rituale. È una pratica cruenta che deve essere superata”.

Due allevamenti di capre e pecore in provincia di Firenze sono invece stati scoperti dai carabinieri forestali. Venivano effettuate macellazioni clandestine, vietate per legge. In uno dei due allevamenti, in località Praticelli, a Castelfiorentino, erano presenti 59 tra capre e pecore, per la maggior parte sprovviste di segni identificativi.

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