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Fermati due bracconieri: nella jeep rinvenuto un cinghiale

Il materiale sequestrato ai cacciatori del cinghiale

La stagione della caccia non è aperta e già assistiamo a episodi di bracconaggio come quello scoperto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. Infatti, mentre crescono le lamentele dei cittadini e dei cacciatori onesti, qualcuno si rende protagonista di fatti gravissimi. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Montoro Superiore hanno sorpreso due persone che, a bordo di un fuoristrada, tornavano in paese. I due rientravano dal bosco con un carico sospetto. E infatti all’interno del veicolo veniva rinvenuto un cinghiale del peso di circa 80 chili.

Inoltre, venivano rinvenuti un fucile da caccia di dubbia provenienza, completo di munizioni, una coppia di walkie talkie ed un grosso coltello. Il tutto è stato sottoposto a sequestro. I due bracconieri, sembra molto giovani, venivano denunciati per ricettazione, porto abusivo di arma ed esercizio della caccia in periodo di divieto. Di questi reati dovranno rispondere davanti alla Procura della Repubblica di Avellino.

Un ritrovamento sconcertante e macabro

Un buon risultato dunque per l’Arma dei Carabinieri, impegnata contro il bracconaggio e il maltrattamento di animali. Purtroppo però ci si trova ultimamente di fronte a episodi di una sconcertante gravità. Uno di questi è stato denunciato in provincia di Massa. Qui un automobilista di passaggio ha trovato un cucciolo di cinghiale appeso a un cartello stradale dopo essere stato ucciso. L’automobilista, che si chiama Ettore Giovannelli, ha postato quella foto ignobile su Facebook, commentando: “Anche io mangio tagliatelle al cinghiale. Rispetto per la dignità degli animali cerco però di portarlo. Provo tristezza per l’aridità dell’anima di certe persone. Qui è Tombara, località sopra San Carlo, Massa”.

Il sindaco salva il cinghiale Alfredo

Fortunatamente vi sono però episodi con un lieto fine. Qualche giorno fa, a Vagli, in provincia di Lucca, in Toscana, un giovane cinghiale, un cucciolo, avrebbe invaso l’orto di una persona la quale ha denunciato l’animale alla polizia provinciale. Il cinghiale- ribattezzato Alfredo – avrebbe dovuto essere abbattuto, ma questa volta, in difesa dell’esemplare è sceso però in campo lo stesso sindaco, Mario Puglia, che si è opposto drasticamente a tale decisione, ricordando che l’animale transita nel territorio di sua competenza.

“Ho diffidato formalmente la Polizia Provinciale ad uccidere il cinghiale sulle sponde del lago, esiste una ordinanza emessa nel 2012 che protegge la fauna”, sono state le parole del primo cittadino. Il sindaco aveva proseguito, ricordando: “Questo cinghiale mangia qualche ortaggio a un cittadino che sul posto ha fatto un orticello su un terreno che non gli appartiene. Se questo animale è nocivo per un orto, non deve essere abbattuto ma catturato e introdotto in zone adeguate di Vagli Sotto”.

 

GM

Gabriele

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