Torna in acqua la tartaruga marina Caretta Caretta di nome Libera: ad accompagnarla tra le onde è l’ex nuotatrice italiana Federica Pellegrini.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani 2023, che è stata celebrata pochi giorni fa, la nuotatrice Federica Pellegrini ha adottato e accompagnato nel suo viaggio verso la libertà una tartaruga Caretta Caretta. L’animale era ospite presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine (Crtm) situato a Manfredonia, un comune della provincia di Foggia in Puglia che sorge sul golfo del parco nazionale del Gargano. Ribattezzata con il nome di “Libera”, la tartaruga era arrivata al centro poche settimane fa dopo essere stata catturata accidentalmente da un peschereccio.
Libera ha circa venti anni di età ed è un esemplare di tartaruga comune o tartaruga caretta, nota secondo la classificazione scientifica di Linneo (risalente al 1758) con il nome di Caretta caretta, la specie più comune del Mar Mediterraneo ma diffusa anche nell’oceano Atlantico, nell’oceano Indiano e nell’oceano Pacifico.
Sulla pagina Facebook di TartaLove (account social @TartaLove) e sul profilo Instagram di Federica Pellegrini (account social @kikkafede88) sono stati condivisi foto e video che mostrano il momento della liberazione in mare della tartaruga curata dal Centro di Recupero Tartarughe Marine (Crtm) di Manfredonia, gestito da Legambiente con la campagna @tartaloveit. Libera, questo il nome scelto per la testuggine, era arrivata recentemente al centro Crtm di Manfredonia dopo essere stata accidentalmente catturata da un peschereccio.
Così scrive sui social Legambiente: Federica Pellegrini «ha adottato e liberato una tartaruga marina, ospite del Centro di Recupero per Tartarughe Marine (Crtm) di Manfredonia. Dopo un pranzo al Circolo Velico Gargano e una visita al Centro per conoscere “Libera”, questo il nome che la Divina ha scelto per la sua “figlioccia” marina, Federica ha preso il largo a bordo di un gommone. L’esemplare, una Caretta Caretta di circa venti anni, era stata catturata accidentalmente da un peschereccio e portata presso il @crtmmanfredonia dove lo staff si è occupato della sua riabilitazione».
Federica Pellegrini ha raggiunto con un gommone il mare aperto e qui è entrata in acqua, accompagnando per un breve tratto la tartaruga che si è allontanata nuotando velocemente. Con queste parole la nuotatrice ha commentato l’esperienza appena vissuta: «Ho adottato Libera e ne sono felice. Liberare in mare la mia tartaruga marina, grazie alla campagna di Legambiente “TartaLove”, è un’esperienza che invito tutti a provare. Un gesto, semplice ed emozionante, per prenderci cura di questo ambiente magnifico». Libera è diventata il simbolo di TartaLove, la campagna organizzata dall’associazione Legambiente per la salvaguardia della specie Caretta caretta nel mar Mediterraneo.
La tartaruga è stata liberata giovedì scorso in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Questo evento, che si celebra ogni anno l’8 giugno giorno dell’Anniversario della Conferenza Mondiale sull’Ambiente e sullo Sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, pone l’attenzione sull’importanza che mari e oceani rivestono per il pianeta e sulla necessità di preservare e difendere le creature che li abitano.
Libera si è allontanata tranquilla nel suo habitat naturale; con lo straordinario senso dell’orientamento che caratterizza le tartarughe marine, potrà tornare a deporre le uova sulle stesse spiagge in cui anche lei è nata. Gli oceani occupano il 70% della superficie totale della Terra e più del 90% dello spazio vitale del pianeta. Gli animali marini rappresentano quindi una grande quantità della fauna del pianeta; sfortunatamente, però, sono molte le specie marine a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della pesca, e le tartarughe sono tra queste. Gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2, secondo recenti studi, porteranno infatti la Terra a perdere più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale e all’estinzione di una specie vivente su dieci. Per questo grande importanza riveste il lavoro in cui sono impegnate le diverse associazioni per la salvaguardia degli animali, come appunto TartaLove. (di Elisabetta Guglielmi)
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