La favola di Natale giunge poco prima del 25 dicembre: una dog sitter salva un gatto investito lungo la strada. Raccolta fondi dell’intero quartiere.
Il Natale, molto spesso, viene “usato”. Per fare shopping, per “arricchirsi” di oggetti che forse mai più useremo, per comprare senza, però, dare peso alla parola dono. E questa potrebbe, anzi può, essere una prima parte. Ma viene “usato” anche per professare la parole “bene”: volersi più bene, fare del bene, assicurarsi che più persone possibili stiano bene. Insomma, il Natale come vettore per iniziare una nuova vita.
Non si può vedere solo il bianco e il nero nel Natale. Se è vero che non si deve essere buoni solo un giorno all’anno, questo giorno, però, serve per riportare un po’ di luce nel nostro essere. E far sì che questa luce non si spenga mai. Questo è il senso del Natale: la nascita del bene, che prende forma, e non si arresta davanti alle intemperie della vita. Per questo motivo, se troviamo un essere vivente in difficoltà, magari, siamo più spinti ad aiutarlo. Come può essere benissimo un nostro amico a quattro zampe. Se lo facevamo anche prima del Natale… ben venga. Continuiamo a farlo. Se è la prima volta… prendiamoci gusto. Aiutare non costa nulla.
Un discorso che apre la storia di oggi, una vera e propria “favola di Natale”, avvenuta a pochi giorni dal 25 dicembre. Una dog sitter, in un quartiere periferico di Roma, salva un gatto investito da una macchina lungo la strada. Ma non è finita qui. A poche ore dall’accaduto si mobilita anche il quartiere.
Il quartiere segue la dog sitter: il gatto investito lungo la strada ha trovato dei veri amici
Le periferia sa regalare anche degli eventi davvero incredibili. Chi la bistratta e punta il dito solo contro le malefatte, forse, non conosce bene le sfaccettature della stessa periferia. Siamo a Roma, in quartiere a Nord della città: Montespaccato. Un gatto viene investito da un furfante che non si ferma per soccorrerlo in tempo. Il conducente scappa, il gatto, sull’asfalto, rimane gravemente ferito.
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Il caso, il destino, la provvidenza (ognuno, proprio perché siamo a Natale, lo chiami come vuole) fanno sì che lungo la strada passi Alessandra Fanelli, una dog sitter che abita proprio nel quartiere romano poc’anzi citato. Una vera amante degli animali, che ha messo insieme passione e lavoro, per un connubio perfetto. Quest’ultima si affretta sul posto e lo soccorre in tempi davvero brevi, per cercare di tenerlo in vita.
Il gatto, a cui è stato dato il nome di Micio (termine molto usato per i trovatelli di Roma), è stato trovato in condizioni molto gravi. Alessandra non c’ha pensato due volte. Grazie ad alcuni gruppi Facebook di quartiere (quando i social valgono a qualcosa) e anche a un veloce giro di chiamate, è riuscita a racimolare una cifra necessaria per pagare le cure al gatto, che intanto era stato portato in una clinica di Roma.
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Micio, il nostro amico a quattro zampe che proprio non voleva lasciare anzitempo questa Terra, ora è sotto stressa osservazione e migliora giorno dopo giorno. Alessandra (in privato e in pubblico) ha mostrato, a chiunque le ha dato un contributo, lo scontrino riguardante le spese fatte per curare il gatto. Una solidarietà venutasi a creare in pochi istanti e che ha messo in piedi una vera favola di Natale. Da pochi giorni in tanti si sono attivati per poter adottare Micio una volta che uscirà dalla clinica con le sue zampette.
A Natale puoi… accendere una nuova luce, per poi continuare il percorso!