Incredibile ma vero: una fattoria ospita più di un “milione” di gatti che cercano aiuto soprattutto nelle notti più fredde. Moglie e marito, da sempre, si mettono al servizio dei felini, e loro fanno altrettanto con un metodo davvero efficace.
Quando la collaborazione è tutto. Molto spesso ci viene detto che il mondo animale è in contrapposizione con quello umano, e viceversa. Forse non c’è niente di più falso. A discapito di un mondo troppo tecnico abbiamo perso il senso della misura e della collaborazione stessa. Per fortuna, ogni tanto, qualcuno torna a “dirci”, con tanto di immagini e video girati, come stanno le cose. Come accade da un periodo a questa parte in una fattoria russa, ove moglie e marito ospitano più di un “milione” di gatti, e loro collaborano con un metodo altrettanto efficace.
Un contributo effettivo, e disinteressato, nel senso che non vede ritorno economico o cose simili, può esserci, forse, solo nelle zone più sperdute del mondo, che alla fine sono anche le più belle. E oggi ci spostiamo proprio in Siberia, in una fattoria casalinga, in Russia, che da sempre ospita un numero davvero grande di felini.
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La struttura, che prende il nome di Koshlandia, ossia “La terra dei gatti”, per un periodo molto lungo dell’anno si trova al centro di posti davvero freddi, se non congelati, è gestita da una coppia, moglie e marito per la precisione. La signora Alla Lebedeva e il signor Sergey. I due, molti anni fa, ospitarono la prima gatta, siberiana, di nome Babushka. Da quel momento, però, qualcosa di magico è accaduto.
I gatti, per trovare un posto caldo e un rifugio sicuro, sono aumentati a dismisura e loro non hanno fatto altro che accoglierli, uno dietro l’altro. La signora ha affermato: “Sono i benvenuti, secondo noi ce ne potrebbero essere anche quasi un milione. Noi gli diamo tutto quello di cui hanno bisogno, e loro hanno deciso di prendersi cura della fattoria proteggendo i polli e le galline”.
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Insomma, una storia nata per caso, che è documentata anche da un video che ha fatto il giro del web. Una storia che, ancora una volta, ci fa capire come dal nulla possa nascere il tutto, e come dalla collaborazione possa nascere la bellezza che circonda il mondo. Un mondo che tanti di noi hanno scordato, ma che è in continuo ritorno, voglioso di cercare il “salto finale”.
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