Fattoria delle Coccole, Vitadacani: “Animali maltrattati e tante altre violenze”

Fattoria delle Coccole, Vitadacani: “Animali maltrattati e tante altre violenze”

animali maltrattati
(foto Lega anti vivisezione)

Una nuova polemica investe la ‘Fattoria delle Coccole’, protagonista già nelle scorse settimane di aspre critiche. Tutto è dovuto ai maltrattamenti denunciati da parte di Vitadacani. L’associazione animalista sostiene che 19 suini che si trovano all’interno della struttura di stanza nella bassa Comasca abbiano subito delle violenze. Ed ora la stessa Vitadacani ha ricevuto in affido gli animali in questione dopo una disposizione del giudice. I maiali erano stati trovati in gravissime condizioni, e sulla vicenda, Vitadacani ha diramato una nota apposita nella quale spiega l’accaduto. “La nostra associazione era stata coinvolta nel sopralluogo dalla forestale – si legge all’interno del comunicato – La promessa, che un rifugio dovrebbe fare ai propri ospiti nel momento in cui vengono accolti, ancora una volta, non è stata rispettata dalla Fattoria delle Coccole di Appiano Gentile”.

“Ma questo purtroppo, dopo oggi e dopo il sequestro dello scorso agosto, sempre per maltrattamento, di cinghiali e maiali vietnamiti, pare un modus operandi”. Vitadacani prosegue: “Oggi, dopo quanto abbiamo visto nel sopralluogo-perquisizione, in quel campo nel nulla dove vivono gli animali maltrattati, dopo la assurda situazione al limite del paradosso di dover intervenire per salvare individui che già dovrebbero essere al sicuro, poiché ospiti di un rifugio, anziché portarli in salvo da un allevamento, sgomenti torniamo a sottolineare un punto fondamentale. La fattoria delle coccole NON è un santuario. Purtroppo. Neppure gli assomiglia. Al contrario opera mutuando dal mondo dell’allevamento e della pastorizia strategie e modalità”.

Fattoria delle coccole, animali maltrattamenti e molto altro nella denuncia di Vitadacani

La nota va avanti: “La fattoria accumula animali stipandoli in stalle e affidandoli agli stessi allevatori. Delega loro perfino la responsabilità del benessere e della loro qualità di vita. Prima pensavamo che questo ente seguisse semplicemente principi differenti dai nostri, ma che nonostante le divergenze, fosse un posto sicuro per gli animali che vi arrivavano. Ma non è così”. Accuse molto gravi quindi quelle lanciate da Vitadacani, che parla di una situazione equiparabile a quella che potrebbe contraddistinguere un lager. Gli animali sono stati trovati in una situazione di forte denutrizione, con una situazione ai limiti della sopravvivenza e fortemente compromessa. L’invito che Vitadacani rivolge infine è quello di non portare più altri animali in quel posto.

A.P.

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