False donazioni all’Australia, lo stratagemma che sta approfittando delle calamità che si stanno abbattendo sul continente
Prendersi gioco di una catastrofe e speculare sull’accaduto. Utilizzare i social come strumento per ingannare chi vorrebbe solo dare una mano all’Australia, messa al tappeto dagli incendi. Alcuni profili Instagram stanno fingendo di promettere donazioni all’Australia semplicemente con un like. Lo scopo è quello di far credere che ogni reazione inserita sul profilo Instagram, corrisponde ad una donazione che il proprietario degli account devolverà agli enti benefici i quali stanno offrendo il loro sostegno alla popolazione australiana.
False donazioni all’Australia, le truffe dei social
La truffa è resa ancora più efficace, dal fatto che ad ogni like corrisponde un dollaro, un nuovo seguace a cinque e via dicendo. La denuncia è partita da Huffpost che ha individuato alcuni dei due profili responsabili dell’inganno. I due account denominati @thewildfund e @australiasafety per cercare di giustificare la propria attività, millantavano addirittura collegamenti inesistenti con National Geographic. Pertanto, questo non è l’unico espediente scovato perché altri profili stanno chiedendo addirittura donazioni dirette su conti PayPal privati con la promessa che le somme verranno girate a chi è di dovere.
Huffpost è riuscito a far chiudere le pagine scoperte anche se non è semplice, in quanto, si diffondono rapidamente sul web. Tuttavia, il procedimento per scovarle non è difficile. Basta inserire su Google le parole chiave dei post coinvolti come ad esempio “follow”, “Australia”, “like” e “dollars“, ovviamente uniti al sito di provenienza. Il primo di questi è “Pray for Australia”, attiva da almeno quattro giorni, che promette donazioni da 1 dollaro per ogni like, da 5 dollari per ogni follower e da 10 per ogni condivisione.
False donazioni all’Australia, i metodi per evitarle
E’ necessario evitare di cadere in simili trappole e per farlo è piuttosto semplice.
Nel caso in cui si voglia adottare un animale a distanza, bisogna rivolgersi in prima persona all’ente più conosciuto piuttosto che aspettare che la risposta provenga dal profilo social di qualche falsa associazione. Poi, è fondamentale non dare troppa importanza e fiducia ad un profilo del quale non si sa la storia, onde evitare di incorrere in qualche truffa.
Bisogna prestare attenzione alle pagine alle quali si ha intenzione di fare le donazioni perché c’è in gioco la serietà e il rispetto delle persone che vogliono sul serio offrire il loro supporto ad una terra distrutta dalle calamità.
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B.F.
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