L’estate e la difficile condizione dei canili: nel Bolognese posti già esauriti

L’estate e la difficile condizione dei canili: nel Bolognese posti già esauriti

Canile ©Getty

‘Animal Liberation’, associazione che si prende cura dei cani ospitati nella struttura di Trebbo di Reno, in provincia di Bologna, denuncia le difficoltà con le quali bisogna fare i conti già da diverso tempo. Con l’estate sono in aumento i casi di abbandono di animali, ma il canile in questione ha già esaurito tutti i posti di cui è dotato e non può accogliere altri quattrozampe purtroppo, con la capienza massima di 200 cani già toccata nel breve volgere di poco tempo. Questo è dovuto anche alla natura degli ‘ospiti’ ed ai loro particolari bisogni fisici e psichici: ogni box può infatti ospitare almeno due o tre cani, ma in alcuni casi non è possibile perché degli esemplari necessitano di maggiore spazio o mostrano dei problemi di tipo caratteriale se messi accanto ad altri loro simili. E così il numero attuale di 170 cani è bastato per dire stop ad ulteriori ingressi, a malincuore dei volontari che prestano la loro opera lì.

Ci sono Pit Bull, Molossi, Amstaff ed altri ancora che sono tutti delle taglie forti. Lilia Casali, che fa parte di ‘Animal Liberation’, parla in termini molto critici del fenomeno: “La gente purtroppo prende dei cani con se, poi quando si rende conto che avere un animale in casa non è uno scherzo ma un impegno che richiedere energie ed anche spese, decide di liberarsene. Prendere cani di queste razze è quasi una moda, ad un certo punto poi però ci se ne disfa, specialmente quando diventano più grossi. Poi intercorrono anche casi di abbandoni ‘forzati’, qualora ad esempio una persona non necessita più purtroppo delle necessarie risorse economiche.

E’ sorto poi anche un gattile, privo però degli arredi, che richiedono ulteriori investimenti al momento assenti. Almeno in questo caso i felini non conoscono la difficile realtà del sovrannumero, poterli trasferire nella struttura a loro dedicata lascerebbe la possibilità a chi di dovere di realizzare una infermeria ed una zona protetta per cuccioli e cani anziani, dal momento che i gatti sono ospitati anch’essi nel canile: “Specialmente coi gatti purtroppo in tanti non provvedono alla registrazione presso l’anagrafe felina. Sarebbe invece di grosso aiuto per noi, perché pensate a quanti gatti smarriti saremmo in grado di riportare a casa anziché vederli diventare dei randagi”. Tra l’altro a proposito di gatti, si è scoperta una raccapricciante relazione tra loro e gli incendi che stanno funestando il Vesuvio.

Il Comune locale ha concesso ad ‘Animal Liberation’ la gestione attraverso una apposita proroga della struttura fino al prossimo 30 settembre, rinnovando l’accordo in scadenza a fine giugno. Entro breve partirà il bando per la nuova gara. Intanto si è provveduto a far partire la campagna “Non mi abbandonare, mi fido di te…”, già organizzata negli anni scorsi e che intende ricordare come dal 2004 abbandonare un animale rappresenti un reato perseguibile a norma di legge, con tutte le conseguenze del caso. Parallelamente è partita anche l’iniziativa “A caccia di una seconda vita” che in questo caso è rivolta alla protezione dei cani anziani non più idonei alla caccia, e che per questo motivo vengono scaricato senza ritegno da chi pratica la deprecabile pratica dell’attività venatoria.

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