Esce per andare al lavoro e lo trova lì dalla sera prima, lasciandolo senza parole

Esce per andare al lavoro e lo trova lì dalla sera prima, lasciandolo senza parole

Uno strano ritrovamento sullo zerbino di casa: un uomo esce per andare al lavoro e trova sulla porta un cinghiale entrato la sera prima.

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La porta di casa dell’uomo uscito per andare al lavoro: sullo zerbino c’è un ospite inatteso (Screenshot foto Facebook – tgcom24)

A Genova, in un appartamento di un palazzo di via al Poligono di Quezzi, è mattina presto. Piero Pistone sta uscendo di fretta per recarsi al lavoro; apre la porta di casa e … ciò che trova lo lascia alquanto sorpreso. Nonostante debba correre in ufficio, l’uomo non può fare a meno di fermarsi, fotografare il curioso ospite e avvertire la Polizia locale. La foto, postata anche sul profilo Instagram ufficiale di Tgcom24 (@tgcom24), è apparsa su tutte le pagine dei giornali a partire da «GenovaQuotidiana», giornale che per primo ha raccolto la testimonianza di Piero Pistone. Lo scatto fotografico e il racconto documentano un fatto piuttosto insolito, che finora non si era mai verificato prima.

Uscito per andare al lavoro, trova un povero cinghiale rimasto dalla sera prima davanti alla porta – FOTO

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Il povero cinghiale sdraiato sullo zerbino di casa (Screenshot foto Facebook – tgcom24)

Sullo zerbino di casa di Piero dormiva infatti un povero cinghiale. L’animale doveva essere davvero stanco per non essersi svegliato con il rumore della porta che si apriva e chiudeva dietro di lui e molto probabilmente sarà stato anziano e malato. Rifugiatosi all’interno del palazzo per sfuggire al freddo della notte, la sera precedente avrà seguito uno degli inquilini dentro al portone e poi per le scale, fermandosi al primo pianerottolo che gli è sembrato interessante.

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Secondo un’ipotesi avanzata dai diversi giornali, la consistenza e il colore verde dello zerbino devono aver tratto in inganno il povero animale, che avrà scambiato il tappetino in una porzione di prato. I cinghiali sono mammiferi artiodattil della famiglia dei suidi, originari dell’Eurasia e del Nordafrica, nel corso dei millenni sono stati a più riprese decimati e reintrodotti in ampie porzioni di territorio. L’espansione urbana e l’aumento della produzione dei rifiuti, spesso lasciati per lungo tempo nei cassonetti per strada o abbandonati in luoghi non idonei, ha portato negli ultimi anni la fauna selvatica (in particolare i cinghiali) ad avvicinarsi sempre più ai centri urbani.

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Anche se sono sempre più diffusi incontri ravvicinati tra esseri umani e cinghiali, ancora nessun animale si era spinto fino all’interno di un palazzo. Il cinghiale protagonista della storia dalle campagne deve essere giunto fino al centro abitato. Nel tentativo di cercare un posto caldo in cui passare la notte e riprendersi dalla stanchezza, il suide ha purtroppo segnato il suo destino. Sedato dagli agenti del nucleo della Polizia regionale che gestisce la fauna selvatica in ambito urbano, il cinghiale è stato trasportato via con un furgone per essere abbattuto. Le norme per il contenimento della peste suina africana (PSA), una malattia virale solitamente letale che colpisce i suini e i cinghiali selvatici, decretano infatti l’uccisione di tutti i cinghiali che si inoltrano in un’area antropizzata. Se il povero animale ritratto in fotografia avesse saputo quello che sarebbe successo, avrebbe sicuramente cercato un altro posto dove passare la notte. (di Elisabetta Guglielmi)

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