La brutalità nei confronti di poveri cani non sembrava conoscere fine: un altro episodio grave è avvenuto a Sapri, nel salernitano, protagonista in negativo un uomo di 73 anni, N.C., il quale è stato denunciato dai militari dell’Arma dei carabinieri della locale compagnia. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver sparato a un cane, come testimoniato da alcuni vicini di casa dell’uomo.
Questi infatti hanno prima avvertito lo sparo e poi un cane guaire disperato, così hanno allertato i carabinieri, i quali sono giunti presso l’abitazione dell’anziano e hanno rinvenuto sotto al letto un fucile calibro 12. A pochi metri da casa, invece, c’era un povero meticcio, trovato in una pozza di sangue. Per fortuna il cane era ancora vivo ed è stato ora affidato alle cure di un veterinario.
L’episodio a pochi mesi da quanto avvenuto a Pastena, sempre nel salernitano, dove un cagnolino, un meticcio di circa un anno, non ha avuto scampo ed è morto sotto i colpi inflitti con una violenza inaudita da un uomo. Il fatto si è consumato nel pomeriggio del 15 febbraio all’interno di un parcheggio in via Orazio Flacco.
Un altro brutto episodio di cani uccisi, come quello avvenuto a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. Un cane, una femmina di lupo cecoslovacco di nome Kira, è stata ammazzata con un colpo di fucile. Il proprietario era a passeggio con Kira che si era un po’ allontanata e quando ha sentito lo sparo ha cercato di richiamarla ma senza esito. Dopo diverse ore di ricerche, il padrone ha ritrovato la carcassa della sua compagna a 4zampe, gettata in un fossato e coperta da alcune frasche, a poca distanza dal luogo in cui erano soliti passeggiare insieme, nei pressi del cimitero di Montecavolo.
E’ invece una vicenda controversa quella avvenuta a Montesilvano, nel pescarese, alla fine di maggio: un cane è rimasto ferito in seguito all’esplosione di un colpo di pistola da parte di un agente della Polizia locale. Secondo la testimonianza fornita dal diretto interessato, il tutto è accaduto per legittima difesa, con l’animale di grossa taglia che stava per assalirlo. L’evento si è verificato all’interno della colonia Stella Maris che si affaccia sul lungomare di Montesilvano.
Un caso brutale era rimbalzato sulla cronaca a fine marzo. Un uomo, un pensionato di 73 anni aveva ucciso a colpi di fucile il proprio volpino. Pensando di farla franca, aveva poi gettato il corpo del cane in un torrente. Grazie alla prontezza dei vicini di casa che si sono accorti di quanto accaduto e segnalando l’orrore alle forze dell’ordine, l’uomo venne incastrato anche se aveva cercato di difendersi, inventando delle giustificazioni.
L’episodio era avvenuto a Borghetto d’Arroscia, in provincia d’Imperia, dove nelle settimane successive era stata indetta una manifestazione per chiedere giustizia per Lola, questo il nome del volpino, a cui hanno partecipato anche alcuni esponenti della politica locale. “Pretendiamo pene certe e più severe, affinché non si ripetano mai più storie come la sua”, hanno dichiarato a gran voce i promotori dell’iniziativa che hanno creato un gruppo Facebook intitolato “Giustizia per Lola“.
+++Rettifica+++
Nella prima versione avevamo utilizzato un’immagine, quella di Eva curata dalla Clinica Veterinaria Duemari ad Oristano, nel mese di gennaio 2016. Abbiamo poi rettificato, dopo una segnalazione che ci ha ricordato la triste storia di questa cagnolina e l’impegno della dott. Pais. Per questo abbiamo deciso di ricordare Eva, vittima di una crudeltà e di una cattiveria senza pari: questa dolce cagnolina era molto socievole, conosciuta e amata da tutti a Tramatza. Qualcuno le ha sparato con una carabina ad aria compressa e il proiettile arrivò fino al cuore. Nonostante il soccorso immediato e l’amore dei veterinari della Clinica Duemari, Eva non ce l’ha fatta. Ancora oggi, la ricordano con amore e l’immagine di Eva continua a circolare in rete in modo che tutti la possano ancora ricordare.