Garlasco, cittadina che evoca ricordi tristi, come quella del delitto Stasi, torna alla cronaca per un episodio accaduto mesi addietro, e che ha lasciato sbigottiti. Un Pitone, di proprietà di un residente della zona, ha divorato il suo padrone. Le scioccanti immagini, che hanno lasciato a bocca aperta, hanno presto fatto il giro della rete, e lasciano davvero poco all’immaginazione. Le parole della moglie dello sfortunato proprietario 49enne del serpente sono piene di disperazione per una tragedia impossibile da preventivare, visto che l’animale era “di casa” e non aveva mai dato segni di pericolosità: “Non ci posso credere, esordisce in lacrime la donna, mio marito aveva l’abitudine di far girare, dopo pranzo, l’animale per casa. Un’abitudine come un’altra, ormai consolidata nella nostra abitazione, eppure, proprio quella abitudine è stata fatale per il mio uomo. Non so ancora il motivo per cui Ibra, così si chiamava il serpente, ha attaccato e divorato Ilario. Forse aveva ancora fame. A volte, gli si sedeva in braccio, ed era lì, tranquillo, poi rientrava da solo nella teca. Ho ancora il cuore spezzato. Morire così, a 49 anni, è una brutta storia”. Eh già, morire così è davvero assurdo, anche se, bisogna sempre tenerne conto, queste tipologie di animali hanno un indole non da “appartamento” ed è dunque consigliabile prendere sempre le dovute precauzioni. Mai lasciare nulla al caso o fidarsi troppo del loro comportamento. A volte anche una semplice situazione può impaurirli e renderli capaci di cose che magari nemmeno vorrebbero fare con cattiveria, ma che per l’uomo possono risultar fatali, come nel caso di Ilario.
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