L’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, ha inoltrato urgente richiesta qualche giorno fa al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, affinchĆ© venga disposto il divieto di caccia nelle zone colpite dal terremoto in Umbria e Marche oltre che in alcune zone di Lazio ed Abruzzo parimenti interessate dal sisma.
La situazione delle persone ma anche degli animali ĆØ drammatica e la stagione fredda ormai in atto non sta facendo che peggiorare le cose nei luoghi che giĆ da fine agosto sono in balia di difficoltĆ sempre piĆ¹ elevate da fronteggiare.
La caccia porterebbe persone armate nei boschi e nelle campagne limitrofi ai comuni devastati dal disastro naturale, e questo non farebbe altro che dare adito a nuove preoccupazioni alla popolazione locale, i cui bisogni adesso sono indubbiamente ben altri.
Nelle scorse settimane si sono registrati degli incidenti legati all’attivitĆ venatoria che hanno riguardato da vicino anche l’incolumitĆ delle persone e non solo. In piĆ¹ diverse specie di animali si trovano a vivere improvvisamente allo stato selvaggio, visto che di strutture adeguate per l’allevamento praticamente non ne esistono piĆ¹. Il loro stato psico-fisico non ĆØ inscrivibile nella normalitĆ : parecchi esemplari sono spaventati e spaesati, ed i colpi di arma da fuoco dei cacciatori contribuiscono solamente a peggiorarne le condizioni.
L’ENPA fa sapere in una nota: “Speravamo che una richiesta simile potesse giungere dalle stesse associazioni venatorie presenti sul territorio e non; autosospendere la propria attivitĆ in un territorio colpito da un simile cataclisma sarebbe stato un gesto di grande buon senso e di sensibilitĆ , ma cosƬ non ĆØ stato”.
Per questo motivo ci rivolgiamo quindi a chi ha il potere di poter zittire le doppiette e ridurre a zero il rischio di vedere impallinati eventuali soccorritori che sono affluiti in massa nei dintorni per dare un aiuto concreto”.
“La situazione ĆØ giĆ molto complessa, ci mancano solamente le fucilate dei cacciatori ad acuirla. Con cittĆ rase al suolo, montagne spaccate ed economia devastata, uomini ed animali necessitano di serenitĆ e non di schioppettate”.