Sgombero dell’insediamento di baracche abusive in via del Foro Italico, ENPA preoccupata per la sorte degli animali.
Roma, l’insediamento abusivo di baracche è stato sgomberato per bonificare la zona dove da tempo oltre 100 persone vivevano. L’area era diventata una grande discarica a cielo aperto motivo per il quale la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha disposto lo sgombero totale della zona con annessa bonifica per sanificare un luogo da tempo diventato malsano e pericoloso per la salute del quartiere.
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Dall’ultimo censimento risultavano insediate nella zona oltre 100 persone ma all’arrivo delle forze dell’ordine erano presenti solo in 12, a quanto pare sembra infatti che tutte le altre persone siano fuggite in cerca di una nuova sistemazione e mentre le 12 persone rimaste sono in attesa di una nuova collocazione, la sezione ENPA di Roma è molto preoccupata per la sorte degli animali detenuti all’interno delle baracche e per quei randagi che trovando cibo nella discarica improvvisata vi si erano stabiliti.
Solitamente infatti queste operazioni di sgombero vengono effettuate in collaborazione con le associazioni animaliste ma per questa operazione in cui sono stati impiegati polizia municipale, carabinieri, addetti del territorio e molte altre persone le associazioni per il benessere degli animali non sono state rese partecipi.
Se bene inizialmente nel campo vi fossero oltre 250 persone e al censimento di giugno risultavano presenti solo un centinaio di Rom, mentre la mattina dello “sfratto” erano presenti solo 12 persone e 12 animali.
Nonostante questo la responsabile del randagismo dell’ENPA della capitale ha affermato :”Siamo amareggiati e preoccupati per la scelta del Comune di affidare un compito tanto delicato, che prima veniva svolto in modo corale anche dalle associazioni, ad un’unica persona, la consulente della Sindaca Raggi, Loredana Pronio”.
Secondo quanto affermato infatti diverse associazioni il 5 agosto avevano inviato una mail al Dipartimento Benessere Animali per offrire tutto il loro sostegno e la loro esperienza nelle operazioni ma nessuno ha mai risposto alla mail.
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A quanto pare però l’ENPA capitolina non si è detta sorpresa dalla mancata comunicazione, sembra infatti che il comune di Roma abbia deciso di chiudere ogni canale di comunicazione con tutte le associazione del territorio dopo le svariate critiche ricevute per non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale.
L’unica preoccupazione di ENPA e delle altre associazioni Romane è la sorte degli animali:
“In passato Enpa Roma ha sempre affiancato le istituzioni in queste occasioni.Il comandante della Polizia Locale inviava una email il giorno precedente allo sgombero alle associazioni animaliste, alle guardie zoofile, al dipartimento benessere animali, all’Asl, alle istituzioni giudiziarie”.
“Enpa, in particolare, si occupava di censire gli animali, recuperare i cani privi di microchip e mandarli al canile della Muratella. Finora questa collaborazione ha reso possibile la sterilizzazione e la cura di 870 gatti, garantendo agli animali di vivere sereni e non essere destabilizzati o deportati nelle gabbie”.
“Sarà in grado questa Giunta di gestire al meglio la situazione? Possibile, come emerge dalle ultime notizie, che il censimento ufficiale degli animali presenti nell’insediamento conti solo 6 cani e 6 gatti, per un totale di 12 animali?”
Attualmente le famiglie residenti nella zona resteranno nelle baracche per ancora qualche giorno prima di essere ricollocate in alloggi temporanei .
L.L.
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