Domani, martedƬ 31 gennaio, dovrebbe avere fine un incubo per molti animali d’Italia, almeno sulla carta: sarĆ infatti l’ultimo giorno in cui verrĆ consentito alle doppiette di sparare, dopodichĆ© si chiuderĆ la stagione venatoria 2016/2017. Ma l’ENPA non festeggia, visto che in pochi mesi ĆØ stato stimato che milioni di esemplari della fauna nostrana sono caduti sotto i colpi dei cacciatori.
In alcune zone i fucili sono stati favoriti anche dalla tremenda ondata di freddo e gelo verificatasi ad inizio gennaio, oltre che dalle disastrose conseguenze del terremoto nelle regioni del centro Italia.
Questo in effetti rappresenta una aggravante per l’ENPA: la caccia non si ĆØ fermata davanti a niente, mostrandosi insensibile anche ad un cataclisma terribile come quello rappresentato dalle continue scosse sismiche nelle Marche, in Umbria ed in alcune zone di Lazio ed Abruzzo. Inoltre alcune Regioni ci hanno messo del loro a favorire i cacciatori, con diversi provvedimenti discutibili che hanno permesso loro maggiore libertĆ di azione, sfociata in alcuni casi in vera e propria impunitĆ .
L’ENPA scrive sul proprio sito web ufficiale: “In uno scenario cosƬ compromesso per i selvatici, non possiamo non rimarcare il totale disinteresse di colui il quale ĆØ istituzionalmente deputato alla tutela della biodiversitĆ , vale a dire il Ministro dellāAmbiente, che, anzi, ha dimostrato di essere incapace di porre fine alla strage dei migratori e di ottenere dalle Regioni il rispetto delle prescrizioni dellāUE”.
“Infatti i calendari venatori di questāanno hanno previsto la possibilitĆ di sparare a specie precedentemente escluse perchĆ© in grave declino, e nulla ĆØ stato fatto per aderire alle richieste dellāUnione Europea di fermare la caccia nella stagione della migrazione pre-nuziale e durante la fase della dipendenza dei piccoli dai genitori. Richiesta che, tra lāaltro, ĆØ oggetto di una procedura Pilot (la numero 6955), propedeutica alla procedura dāinfrazione vera e propria”.
Le stesse Regioni che, neanche di fronte alle calamitĆ naturali hanno ritenuto opportuno ādisarmare i fuciliā, mettendo in grave pericolo lāincolumitĆ di soccorritori e volontari ā gli āincidentiā di caccia sono allāordine del giorno – e decidendo lo sterminio di animali privi di qualsiasi difesa. Come nel caso di ungulati e volpi, la caccia ai quali ā persino ai cuccioli e alle femmine in attesa ā ĆØ stata approvata dalle amministrazioni regionali ignorando i pareri dellāIspra e ricorrendo ad ogni escamotage possibile”.
“E sono sempre le Regioni che con il beneplacito del Governo ā il peggiore per gli animali selvatici ā vogliono aggirare il divieto di caccia al lupo e arrogarsi la facoltĆ di autorizzare gli spari. Il tutto per compiacere allevatori senza scrupoli che pretendono di lasciare incustoditi i loro animali. Un vero e proprio far west contro cui Enpa ha ha promosso un mail bombing attraverso la propria pagina Facebook”.
“Le Regioni fanno quello che vogliono mentre il Governo non vuole inimicarsi la lobby dei cacciatori. CosƬ si fa di tutto per aumentare le possibilitĆ di sparo, ma in questo modo condannano il Paese a nuove procedure dāinfrazione in sede europea”.