L’estate è il periodo peggiore per i nostri compagni a 4zampe. Perché? Un po’ tutti lo sanno ormai, ma nonostante ciò, il problema abbandoni continua ad essere una piaga nel Belpaese. Sembra quasi impossibile pensare che oggi come oggi, a ridosso della stagione “vacanze” le associazioni e amanti degli animali debbono essere terrorizzati e pensare a tutti quei pelosi che resteranno vittime dei loro proprietari che non si faranno scrupoli a lasciarli per “gustarsi” una vacanza senza problemi. Ebbene si! Per molte persone gli animali sono un problema, un impiccio, un sacrificio troppo grande per rinunciare alle ferie o per dedicare loro un minimo di investimento, organizzando per tempo uno stallo in pensione o una custodia con una pet sitter, un parente o un amico di fiducia. Oppure, scegliendo semplicemente località e strutture pet friendly dove sarà possibile portare il proprio compagno a 4zampe in vacanza.
Una stagione che incita le persone, prese dalla frenesia estiva che si dimenticano di fido. L’Ente nazionale protezione animali ha pertanto avviato una nuova campagna contro gli abbandoni, ricordando che “l’abbandono di un animale non è mai un’alternativa plausibile, ma che partire con i quattro zampe è una via percorribile”.
All’insegna dello slogan “E’ l’inizio della vostra vacanza o solo della tua?“, a partire dal 15 giugno al 31 agosto, la campagna Enpa, promossa dall’agenzia Itaca Comunicazione sarà diffusa sui stampa, radio e canali digital.
Mentre l’1 e il 2 luglio nelle piazze italiane si terrà “la Giornata nazionale contro l’abbandono”.
Per andare incontro alle esigenze dei proprietari dei cani, Enpa ricorda il sito vacanzebestiali.org dove poter individuare località turistiche, strutture, hotel o spiagge pet friendly e scegliere la meta e la vacanza ideale in compagnia di fido.
Una scelta consapevole e responsabile in controtendenza rispetto a chi è indifferente al destino di migliaia di cani che ogni anno muoiono sulle strade, approdano nei canili o vengono trovati in condizioni pietose in luoghi distanti, in avanzato stato di malnutrizione, disidratazione oppure gravemente feriti. Scenari all’ordine del giorno per chi lotta in prima linea per la loro tutela. Non è giusto che ancora oggi, c’è chi pensi di avere la coscienza pulita quando abbandona un cane.
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