Ennesima strage di cani con lumachicida in provincia di Catanzaro

Ennesima strage di cani con lumachicida in provincia di Catanzaro

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E’ancora strage in provincia di Catanzaro a Serra San Bruno dove i volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Lndc) della sezione Soverato sono intervenuti per la segnalazione di un massacro di cani, morti avvelenati.

Secondo quando riferiscono i volontari non si riferisce del primo caso nella zona dove si sono registrati già in passato simili eventi.

Alcuni volontari locali, dopo una segnalazioni si sono trovati dinanzi ad uno scenario degli orrori: cadaveri di cani, sparsi sul terreno mentre nel centro abitato vi erano un centinaio di polpette avvelenate, sulle quali è stato individuato del lumachicida, disseminate sulla strada e recuperati dalla Asl e le forze dell’ordine. In totale, quattro meticci e un esemplare femmina gravida erano stramazzati a terra, deceduti dopo atroci sofferenze. Mentre i soccorritori sono riusciti a salvare per miracolo un cucciolo di nome Cry.

La Lega Nazionale, denunciando l’atroce massacro, ha ricordato che non è la prima volta che nell’area si verificano tentativi di stragi di massa di animali con sostanze mortali, pericolose anche per gli umani, invitando il sindaco ad intervenire con fermezza.

“Ci siamo precipitati e abbiamo constatato la situazione disastrosa per fortuna c’era un cucciolotto di circa un anno che respirava ancora. Grazie all’intervento di un veterinario che si trovava lì in vacanza la povera creatura è stata subito messa sotto flebo e poi è stato trasportata nella nostra clinica di fiducia per essere sottoposta alle terapie per salvarle la vita”, ha raccontato Serena Voci, presidente della Sezione Lndc.

Sul caso sono state avviate delle indagini per identificare l’autore del gesto. La stessa Voci ha concluso che purtroppo “Serra San Bruno continua a collezionare da diversi mesi se non anni avvelenamenti di poveri esseri per tutto il paese. Abbiamo assistito a episodi incredibili: cani portati dal ricovero convenzionato e liberati rendendoli randagi senza controllo, cani gettati nel fiume e annegati e adesso quest’ultima serie di decessi provocati dal lumachicida. Eppure l’amministrazione non si è mai degnata di fare un comunicato dissociandosi da questi macabri fatti nè tanto meno di cercare una soluzione al randagismo che imperversa ormai da tempo sul territorio. Ora parleranno le denunce pubbliche, mediatiche e legali perché questa indifferenza deve finire”.

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