Scatta l’emergenza per gli ultimi cani rimasti a Tufillo: la comunità si mobilita in una corsa contro il tempo per salvarli.
Negli ultimi giorni l’emergenza relativa alla chiusura del rifugio per cani di Tufillo, nell’omonimo Comune abruzzese in provincia di Chieti, ha risvegliato l’attenzione di alcune importanti associazioni impegnate per la salvaguardia del benessere degli animali sul territorio nazionale. Ormai manca davvero poco al momento in cui verranno ufficialmente apposti i sigilli alle porte della struttura di accoglienza. E, per tal ragione, c’è ancor più bisogno di un tangibile sostegno anche da parte di esterni, al fine di garantire anche agli esemplari più fragili un meritato approdo in un nuovo porto sicuro.
Le toccanti immagini e le relative richieste di adozione, o di immediato trasferimento in altre strutture idonee, dei cani che rischiano di rimanere senza un rifugio tra meno di un mese, sono state condivise in diretta dal canile in Abruzzo su Facebook dagli amici dell’Associazione “Qua La Zampa”.
In totale i quattrozampe rimasti finora in attesa di essere affidati a altre associazioni che potranno prendersene cura in attesa di trovare la loro famiglia adottiva, o di essere direttamente accolti in una casa per sempre, sarebbero – in totale – una ventina. Inoltre, ciascuno degli esemplari – avendo età, caratteristiche e temperamenti molto differenti – nutre la necessità che sia predisposto per lui un sostegno quanto il più possibile aderente alle sue esigenze.
A favorir, però, il difficile processo di adozione – date le stringenti tempistiche che vedono la chiusura della struttura il prossimo 20 giugno – potrebbe essere il fatto che la maggior parte degli esemplari attualmente presenti nel rifugio appartengano alle razze di cani più richieste in Italia.
Fra gli esemplari a rischio vi è – infatti – un adorabile quattrozampe soprannominato come il “cane delle fiabe“. Si tratta di un docile e socievole Maremmano noto per il suo sguardo da cerbiatto e per essere – come si legge in un post su Facebook del 29 maggio scorso: “compatibile con il mondo” e nonché bendisposto anche con “i gatti“.
I venti pelosetti, nonostante l’aiuto finora dimostrato dalle associazioni del posto e da molte altre del nord e centro Italia, potrebbero essere destinati a un trasferimento non desiderato e dalle dubbie norme di accoglienza vigenti. Qualora le richieste di adozione venissero colmate per almeno la metà dei cani presenti nel rifugio, si potrebbe pensare di trasferire il numero restante di esemplari in strutture gemellate con quella di Tufillo.
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