Singolare proposta quella del senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, che ha proposto un modo particolare per fronteggiare l’emergenza topi che sta interessando Roma in maniera piuttosto drammatica da diversi mesi. Il politico ha definito come ‘fannulloni’ i mici dell’Urbe, dato che la proliferazione di ratti ed affini procede in maniera inarrestabile.
E questo sarebbe dovuto anche ai gatti ‘pigri’ di Roma, secondo lo stesso Razzi. Un modo per ovviare a tutto questo sarebbe allora quella di importare dei felini dall’Asia. Razzi esprime questo proposito ai microfoni di ECG, programma di Radio Cusano Campus, emittente ufficiale della Università degli Studi Niccolò Cusano.
“A Roma ci vogliono i gatti asiatici, è una cosa che già fanno in America. Se il sindaco Valeria Raggi dovesse chiamarmi per saperne di più sarei ben disponibile ad accompagnarla da quelle parti in viaggio per esporle a dovere il problema della Capitale e la sua soluzione. Come ben sapete, viaggio spesso in Corea del Nord visto che intrattengo dei buon rapporti con Kim Jong-un”.
Ma perché proprio asiatici? “E’ importante che lo siano perché gli animali di quella specie in tutte le sue ramificazioni sanno essere più predatori, più cacciatori…e di conseguenza sono anche più affamati e più furbi. Invece i gatti di casa nostra sono ‘normali’, maggiormente abituati alla vita domestica e quindi ai vizi. Vale lo stesso anche per i randagi che ricevono del cibo dai turisti, quindi per loro è più facile starsene seduti ed aspettare qualche boccone piuttosto che adoperarsi per procacciarsi qualcosa da mettere sotto ai denti. Oramai i gatti di Roma sono sedentari, quelli provenienti dalla Cina e dintorni invece mostrano una efficacia maggiore”.
Del resto, asiatici o non che siano, come si fa a non volere bene ai gatti? Questo indipendentemente dalla loro capacità di essere dei predatori. C’è chi li ama talmente tanto al punto da compiere un qualcosa di insolito e nobile allo stesso tempo.