E’ emergenza tigri: gli esemplari di questi splendidi felini sono sempre di meno nel mondo, con 3 sottospecie già estinte da tempo e le altre sei che non se la passano certo meglio, visto che in totale su tutto il globo ne sono rimaste poco più di 3000. In particolare l’opera di distruzione e devastazione apportata dall’uomo con il bracconaggio e la riduzione di ben il 93% del loro habitat naturale ha portato in poco più di un secolo alla scomparsa della Tigre di Bali (1937), di quella del Caspio (1970) e di quella di Java (primi anni ’90).
Il WAP (World Animal Protection) ha diffuso delle statistiche decisamente allarmanti circa il destino delle tigri nell’immediato futuro: “Di questo passo entro 5 anni questi animali saranno del tutto estinti e l’unica cosa che potremo fare sarà allevare degli esemplari in parchi zoologici da introdurre in natura, all’interno di ambienti per loro paradossalmente nuovi e sconosciuti.
Nel 2010 è stata istituita la Giornata Mondiale della Tigre, che si celebra il 28 luglio di ogni anno, ed anche stavolta i paese che ospitano le tigri (Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Nepal, Russia, Thailandia e Vietnam) hanno approvato la Dichiarazione di San Pietroburgo secondo la quale si dovrà lavorare per arrivare almeno a 6000 esemplari di tigri selvatiche contro i correnti 3000, contrastando il bracconaggio, la deforestazione ed il cambiamento climatico. Non molto tempo fa è stata infine effettuata una drammatica scoperta in Thailandia che riguarda questi splendidi animali.
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