Una mosca parassita sta infestando anche gli esseri umani, l’infezione provocata è spesso letale
Alcune volte succede che la natura sembri quasi ribellarsi nei modi più strani e, quasi come in una delle piaghe descritte nella bibbia, alcune specie animali iniziano a esplodere demograficamente creando problemi anche rilevanti. In questi anni abbiamo spesso sentito parlare di tante specie di zanzare, non presenti fin ora in Italia, che iniziano ad affacciarsi in maniera pericolosa, dall’altra parte del mondo sono pero le mosche, anzi una particolare specie di mosca carnivora, che sta progredendo senza ostacoli con rischi gravi anche per gli esseri umani.
Pensare che un governo come quello del Costarica possa dichiarare lo stato di allarme per la presenza incontrollata di un insetto non era pronosticabile, dopo solo 7 mesi dal primo caso di infezione avvenuto negli anni 90 l’allarme è continuato per quasi 30 anni, poi quando tutto sembrava finito è accaduto tuttavia qualcosa di impensabile.
Non sono molti gli animali in grado di mettere a repentaglio in maniera così massiva la salute degli esseri umani e tra questi sono le zanzare ad avere il loro primato, questi insetti sono infatti in grado di trasmettere infezioni per via del loro modo di nutrirsi che prevede di succhiare sangue da individui ed anche specie diverse. Nel caso della mosca carnivora questo non succede, ma i rischi sono comunque altissimi per via delle sue larve.
Sarà capitato di vedere sul web qualche video orripilante che riguarda questa mosca dal nome scientifico Cochliomyia Hominivirax, una specie le cui larve vengono deposte sotto la cute di animali a sangue caldo provocando un’infezione chiamata miasi. Il primo caso in Costarica fu registrato negli anni 90 e da lì in poi il grado di allerta è rimasto alto fino all’Agosto del 2023, momento in cui lo stato si è dichiarato indenne dall’infestazione di queste mosche parassite.
A quanto pare il governo del paese ha però parlato troppo presto e quasi come se le mosche si fossero ritenute offese da tali dichiarazioni ecco che è ripartita la carica, a febbraio 2020 erano già 203 i casi registrati, soprattutto nella regione costiera, come mai accaduto prima però la mosca è sembrata dilagare e le prime infezioni derivate dalle larve di questo animale sono state accertate anche nella provincia di Alajuela.
Al momento non è disponibile alcun vaccino e per questo l’organizzazione mondiale della sanità ha definito il monitoraggio di questa infezione prioritario per le Americhe. Alla luce di tutto questo sono previsti diversi incontri tra i maggiori luminari del settore per programmare le prossime contromosse, per ora però l’unico sistema valido resta la prevenzione, attuabile tramite l’utilizzo di spray o creme antiparassitarie per animali domestici e anche per l’uomo.
Qualora decideste di fare le valigie e andare alla conquista del magnifico Costarica, sarà meglio non dimenticare il nostro spray e, qualora si visitassero luoghi particolarmente selvaggi, anche l’utilizzo di retine per coprire le zone del collo e della testa ed indossare abiti lunghi sono regole da tenere bene a mente.
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