E stato chiesto a Elisabetta Canalis di celebrare un momento epico nella storia delle campagne di Peta, postare nuovamente la campagna sui social per esultare della vittoria .
Elisabetta aveva posato per la campagna di sensibilizzazione Peta nel 2018 il nome della campagna è “Meglio nuda che in pelliccia” e la Canalis ha quindi postato nuovamente la sua foto sui social esprimendo tutta la sua gioia per il buon esito della sensibilizzazione.
” Sono stata felice di ricevere la richiesta da Peta, di celebrare questo momento ripostando la mia campagna sui social”.
“È la prima volta, dice il presidente di Peta , che una campagna che negli anni ha coinvolto personaggi dello spettacolo, della moda e dello sport, viene conclusa perché è stata così efficace da raggiungere il risultato, almeno in grossa parte”
Alla campagna promulgata al New York Fashion Week con dei grossi cartelloni di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport , la Canalis aveva partecipato insieme a Gillian Anderson, Pink, Penelope Cruz, Anjelica Huston e molte altre, posando solo con il loro sorriso sostenendo Peta per abolire le pellicce.
Il post pubblicato su Instagram dalla Canalis continua:” Da quando peta ha iniziato la sua lotta contro le pellicce anni fa , sono state sensibilizzate moltissime persone sul tema ed oggi i più importanti marchi di moda le hanno eliminate.”
Moltissimi sono stati nel corso degli anni gli stilisti che hanno deciso di eliminare i capi d’abbigliamento derivati dalle creature del regno animale per mettere fine a questa inutile sofferenza e a queste pratiche barbare, ed ecco perché la Canalis nel suo post ha continuato ad esprimere tutta la sua gioia.
” Sono contenta ,almeno in parte, di aver contribuito a questi cambiamenti che sogno sin da bambina ,quando capii la sofferenza che c’era dietro dei capi assolutamente inutili”.
La Canals ha poi scritto anche le parole del presidente di peta che gli hanno annunciato la grossa vittoria : “”Abbiamo lottato tutti per così tanto tempo per fare progressi, ma penso che il punto di svolta sia stato raggiunto negli ultimi anni, con così tante persone e designer che hanno detto No alle pellicce “.
“Penso davvero che la nostra responsabilità, in quanto progressista, lungimirante la carità, è andare avanti e cambiare con i tempi … piuttosto che divertirsi nelle glorie passate”.
L.L.
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