L’elefante Kaavan, conosciuto già in passato per una vita all’insegna dell’isolamento e depressione, riceve la giusta cura tramite la musica di Frank Sinatra.
La musica, in generale, è un dono troppo grande per non essere raccontato. Ogni giorno ci troviamo dinanzi a storie davvero particolare che non smettono mai di sorprenderci. Indovinate? Di mezzo, come cura, c’è sempre e solo la musica. Perché quest’ultima non rappresenta solamente una forma d’espressione artistica, ma una vera e propria cura da alcuni “danni” perenni.
Quando siamo stanchi ascoltiamo la musica. Quando siamo euforici ascoltiamo la musica. Quando siamo giù di morale… ascoltiamo la musica. Un motivo ci sarà! E per scoprirlo indaghiamo sempre dentro noi stessi. Ma la musica, come cura, non appartiene solo a noi, ma anche al mondo animale. All’apparenza può sembrare una stupidaggine. In realtà è un aspetto fondamentale.
E per conoscere questo aspetto, così importante, oggi abbiamo la storia dell’elefante Kaavan. Una nostra vecchia conoscenza, che più avanti spiegheremo com’è avvenuta. Questo straordinario pachiderma è tornato a far parlar di sé per una cura ricevuta, proprio grazie alla musica. Quando tutto sembrava perso, è subentrato un artista che ha cambiato il corso della storia, dell’elefante stesso.
La musica come un’autentica cura dell’anima e dell’essere. Concederci a un po’ di magia è cosa buona e giusta. Soprattutto se la magia arriva attraverso i brani di un noto cantante, ormai passato ad altra vita, come Frank Sinatra. Chissà cosa direbbe il famoso cantante e attore se sapesse che un elefante è guarito grazie alla sua musica. Sicuramente lo vorrebbe conoscere il prima possibile.
Proprio così. L’elefante Kaavan è guarito attraverso i brani, messi in circolo vicino alle sue giganti orecchie, di Frak Sinatra. Questo bellissimo esemplare di pachiderma era già noto per aver sollevato le proteste degli attivi e animalisti, dopo che si era venuti a conoscenza della sua storia: 35 anni dentro uno zoo, solo più che mai.
Tante proteste, tanti gridi di lotta, tante voci che lo volevano fuori dallo zoo di Islamabad, in Pakistan. Alla fine ce l’hanno fatto. L’elefante era pronto a uscire dalla struttura per raggiungere una nuova casa in Cambogia: il Santuario della vita silvestre. Ma le cose non sono andate, almeno fin da subito, come erano nei piani. Kaavan ha iniziato a dare cenni di cedimento, più psichico che fisico. L’elefante soffriva di una vera e propria depressione per tutti quegli anni rinchiuso dentro uno zoo.
Alla fine un metodo c’è stato: la musicoterapia. Un modo per tenerlo al sicuro anche durante il lungo viaggio, di 4mila chilometri, che Kaavan dovrà compiere, all’interno di una gabbia d’acciaio, per raggiungere il Santuario e iniziare una vita in libertà. A parlare è stato il veterinario Amir Khalil. Quest’ultimo ha dichiarato: “La musicoterapia è stata l’unica via per rimetterlo in steso psicologicamente. Ma c’è di più: non tutte le musiche andavano bene, anzi quasi nessuna funzionava in modo egregio. All’ascolto di May Way di Frank Sinatra le cose, però, sono cambiate”
Insomma, Kaavan, appena ha sentito questo capolavoro assoluto della musica internazionale, che ancora oggi noi tutti ascoltiamo con grande entusiasmo, ha girato corpo e orecchie e ha ripreso a “sorridere”. Ora è pronto per il lungo viaggio verso la libertà. Ovviamente con My Way a fare da colonna sonora a questa profonda storia.
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