L’organizzazione Italiana Protezione Animali Oipa ha diramato la storia straziante dell’elefante Betty per ricordare lo sfruttamento degli animali nei circhi e promuovere una raccolta firme affinché in Italia si arrivi al divieto.
Nel video denuncia, Oipa mostra la dolce Betty, un’elefantessa che è stata prelevata in Thailandia quando era solo una cucciola. Fino a 3 anni, Betty viveva in libertà nel suo branco. Venne poi catturata dai bracconieri per essere rivenduta al Curco Carden nel 1986. Da allora, Betty è stata sfruttata per gli spettacoli. Ma non solo. Essendo anziana viene usata per far vivere agli spettatori il brivido di cavalcare un elefante.
Betty all’età di 35 è un esemplare anziano colpito da una paralisi alla proboscide e da una grave forma di zoppia. In quelle condizioni non dovrebbe più lavorare. Invece, come documenta un filmato, il povero esemplare continua a portate gli spettatori per far guadagnare il circo.
“Occhi bassi, andatura lenta e forzata, proboscide paralizzata: è questa la vita di Betty, fotografata e filmata mentre viene forzata a portare in giro famiglie americane nei vari circhi in giro per gli Stati Uniti. Nonostante le sue zampe siano rigide per i dolori articolari, le persone continuano a salirci sopra, sotto lo sguardo compiacente del proprietario, felice di continuare ad ottenere incassi facili”, denuncia Oipa, ricordando i metodi crudeli con i quali vengono addestrati questi pachidermi.
“L’addestramento degli elefanti asiatici, catturati per via del loro carattere pacifico e tranquillo, risulta essere estremamente crudele: per due giorni interi vengono infatti incatenati e privati di acqua, cibo, e riposo in modo tale da sfinirli psicologicamente. Le elefantesse in particolare tendono a soffrirne di più, difatti sono molto socievoli e in natura si muovono sempre in gruppi che possono variare da 5 alle 120 unità”.
La storia di Betty è simile a quella di molti altri esemplari. In tutto il mondo i governi stanno vietando gli animali selvatici nei circhi. In Italia, nonostante sia stata approvata nel 2017 una disposizione affinché via sia il graduale divieto all’utilizzo degli animali nei circhi, quest’ultimi continuano ad essere sfruttati ai fini dell’intrattenimento.
“In Italia, siamo ancora molti passi indietro, per questo ti chiediamo di sostenere la nostra campagna ‘Al circo non va più nessuno, solo gli animali’ firmando la petizione e condividendola il più possibile, in modo che storie come quella di Betty restino solo un triste ricordo del passato”, conclude Oipa.
il video della povera Betty:
Per firmare la petizione clicca Al circo non va più nessuno, solo gli animali
C.D.
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