A volte l’innovazione è assoluta e apportata per salvare gli animali: come un eco-ponte che proteggerà alcuni esemplari dalla morte sicura.
Abbiamo sempre più bisogno di “visioni”. Quest’ultime, però, devono andare dalla parte opposta di quelle avute negli ultimi anni. Il mondo, lì fuori (ma anche nelle nostre case), sta letteralmente cambiando. La pandemia da coronavirus ci ha rimesso in gioco, chi più, chi meno, a livello globale. Una sfida che noi tutti dobbiamo ancora saper prendere e che ci prepara a scenari completamenti nuovi, se vivere in armonia è ciò che desideriamo più di ogni altra cosa.
Per vivere in armonia, però, bisogna rispettare la prima cosa più importante al mondo: la natura, e con essa tutti gli animali che la abitano. Un modo per vivere tutti assieme c’è, ma lo dobbiamo solo sperimentare col tempo. Gli stessi cambiamenti climatici e le catastrofi naturali ci stanno facendo avvicinare sempre di più al mondo animale con un approccio molto più sensibile.
Non è detto che, per avvicinarsi al loro mondo, e cambiare alcuni aspetti della vita “passata”, si debba rivoluzionare tutto quanto e ribaltare lo stesso “mondo” da un giorno all’altro. Piccoli passi in avanti possono portare a grandi innovazioni per il futuro. E le innovazioni, in aiuto ai nostri amici a quattro, sei, otto (e così via) zampe, possono passare anche e soprattutto per le nostre mani.
Il fatto che abbiamo bisogno di innovare questa terra, salvaguardando la natura circostante, è più che appurato. Chi non vuole fare è costretto, in un modo o nell’altro, a rimanere fuorigioco, forse per sempre. Non c’è più tempo (e non c’era nemmeno prima) per gli individualismi o individualisti. È ora di pensare come comunità e non più come singolo.
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E quando la comunità si mette assieme possono uscire delle opere grandiose, come quella di un eco-ponte costruito in India, esattamente a Nuova Delhi. Un modo per far passare degli animali in una struttura sopraelevata di modo che le macchine non li acciacchino durante il tragitto. Un’idea che mette al centro della discussione la salvaguardia degli animali del posto, anche se c’è molto da fare.
Uno spettacolare eco-ponte che per ora rimane più una località da visitare, soprattutto dai turisti, che un posto dove far passare gli animali. Ovviamente la colpa non è di nessuno, gli esemplari del posto devono solo abituarsi alla presenza della struttura e farla “propria”. Come fosse una casa in cui andare ad abitare. Certo, un numero ristretto di turisti, non sarebbe male per loro.
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I funzionari della Guardia Forestale hanno spiegato che gli automobilisti che passano da quelle parti riescono a vedere gli animali di grossa taglia, ma non quelli più piccoli, che purtroppo vengono letteralmente schiacciati. Per questo motivo è sorta l’idea, poi messa in atto, di costruire questo ponte a tutela della loro salute. Infine, per facilitare il passaggio degli animali sulla stessa struttura, sono state messe delle erbe e dei rampicanti di ogni tipo, di cui i rettili sono molto ghiotti. Ora non resta che aspettare che il modello si sviluppi a pieno organico, con qualche telecamera piazzata qua e là pronta a riprendere (senza disturbare) questa fantastica innovazione.
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