È bastata una foto del gorilla a far indignare il mondo intero

È bastata una foto del gorilla a far indignare il mondo intero

Lo scatto unico fa riflettere sulla condizione di molti animali

È bastata una foto del gorilla
Gorilla che vive in un bioparcho (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Alcune immagini valgono più di mille parole e sono in grado di colpire dritto nel segno, alzando interrogativi che magari poco hanno avuto risonanza. Una delle questioni che negli ultimi anni fa tanto parlare è proprio quella del livello di felicità di molti animali tenuti negli zoo, ormai chiamati bioparchi, come ad addolcire una pillola che comunque resta amara. Seppure in queste strutture moderne si cerchi di ricreare maggiormente l’habitat dell’animale, e le sbarre non siano più una visione di primo piano, gli spazi restano comunque stretti rispetto a quelli di cui gli animali avrebbero disposto in natura, soprattutto quando si parla di esseri come i grandi primati, così simili a noi anche se spesso non ci si rende abbastanza conto quanto. Proprio un gorilla di 9 anni di Atlanta ha reso possibile accendere un faro sulla questione ed è bastato uno scatto a sconvolgere il web.

La rara patologia di Anaka ha mostrato qualcosa di unico, la verità è sotto gli occhi di tutti!

È bastata una foto del gorilla
La patologia del gorilla Anaka (foto facebook-Amoreaquattrozampe.it)

Sono tanti i gorilla tenuti nei parchi faunistici in tutto il mondo, una specie a rischio che spesso viene conservata con la “scusa” della prevenzione della specie, prevenzione di cui questi animali non avrebbero però di certo bisogno se i loro spazi venissero rispettati. La storia di Anaka è simile quindi a quella di molti altri animali della sua specie ma sono le sue caratteristiche fisiche ad averla resa unica.

È bastata una foto del gorilla
Gorilla vivono in spazi ristretti anche se all’aperto (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Un difetto generico che causa una non uniforme pigmentazione della pelle ha reso, infatti, la mano di Anaka diversa, la sua colorazione rosea come quella delle mani degli esseri umani sembra quasi un segno venuto dal cielo per far capire a tutti quanto siano simili questi esseri viventi a noi e quanto, dunque, possano soffrire di una vita in “gabbia” senza aver nessuna colpa da scontare per meritare tutto questo.

È impossibile non soffermarsi sul particolare della mano, mostrato nella foto ormai diventata virale, e non interrogarsi ancora una volta su quanto gli uomini siano in grado di discriminare altri esseri viventi, senza eccezioni. Quel che molti tentano di fare divulgando la foto della mano di Anaka che si aggrappa ad una sbarra, è proprio far riconoscere i diritti di questi esseri viventi nella speranza che in futuro si possa dar loro il rispetto che meritano.

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