I due gatti che evitano gli umani: quando s’incontrano e si conoscono riprendono la fiducia anche nell’essere umano stesso.
A volte è tutta una questione di abitudini. Certo, se le abitudini sono quelle che non vogliamo possano entrare nella nostra vita, o che non ci piacciono a prescindere, è difficile farsele andare bene. Altre volte, invece, ci piombano addosso e non sappiamo come recepirle. Quindi le scrutiamo, ci “giochiamo”, le osserviamo e poi, alla fine, decidiamo cosa fare.
Questo discorso vale per noi. Ma se parliamo dei nostri amici a quattro zampe? Molti di loro partono da una vita svantaggiata e non fanno altro che costruirsi quel poco che hanno con i loro simili, uno accanto all’altro. Poi arriva un’adozione e tutto finisce. Così si fidano sempre di meno dell’essere umano.
E questa è una condizione di vita. Poi ve ne è un’altra. Quella della strada. Tanti gatti, ad esempio, non hanno fissa dimora e passano intere vite al freddo. Finché non si decidono, magari, di ficcarsi sotto qualche porticato e cercare di rubare l’attenzione di una famiglia che conceda loro un cibo e un tetto caldo. Ma se mettiamo a confronto le due situazioni cosa accade? Lo mostrano due gatti, da sempre restii alla fiducia umana. Poi, una volta che si incontrano, riprendono in mano tutto, soprattutto le loro vite, che cambiano, di nome e di fatto.
Basta un incontro, uno sguardo, delle coccole o delle carezze è tutto torno ad apparirci magico. Sembra strano, ma tante volte può accadere proprio questo. Ed è la stessa cosa che è successa a Scruffy e Maple, due felini che da solitari non si fidavano di nessuno, tanto meno dell’umano. Ma insieme tutto cambio.
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Scruffy era stato ritrovato sotto un porticato di una casa di una famiglia. Preso con loro per un po’ di tempo era restio a dare affetto, ma sempre pronto a mettere qualcosa sotto i denti. Portato a un rifugio ha conosciuto la gatta Maple, anche lei restia a dare fiducia a tutti, per un semplice motivo: gli altri suoi fratelli e sorelle erano stati adottati e adottate, lei no.
Una vita in solitaria, finché nel rifugio americano, non s’incontrano e scoppia l’amore. I due tornano a giocare, si coccolano a vicenda e fanno del tutto per attirare l’attenzione su di loro. Di volta in volta decidono anche di riavvicinarsi all’essere umano, come se la loro forza, messa in comune, possa superare ogni ostacolo.
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E così è. Finché un giorno, una coppia, non si presenta al rifugio e decedi di adottarli. L’incubo può ricapitare da un momento all’altro. Una divisione non servirebbe a nulla. Ma è qui che arriva la sorpresa: adottati tutti e due insieme. A quel punto inizia una nuova vita, con tanto di nome nuovo: uno viene chiamato Corey e l’altra Topanga.
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