Ha avuto un lieto fine la storia di Tobia, il cagnolino che Sandra ha potuto riabbracciare dopo due anni. Il cane è arrivato il 19 settembre nel canile di Rimini. Lo aveva trovato la Polizia Municipale vagante in stato di abbandono nella campagna di Spadarolo. Si tratta di un bel cane, di taglia medio grande, pelo raso, color bianco marrone, giovane e agile. Grazie al microchip, gli operatori del canile comunale “Stefano Cerni” scoprono tante cose su Tobia. Due anni fa, la sua proprietaria era stata costretta a trasferirsi in una nuova città.
Il cane era stato affidato a una donna. Questa però a giugno di quest’anno ha avuto un grave problema di salute. Viene trasportata d’urgenza in ospedale dove è tutt’ora ricoverata. Di Tobia si perdono le tracce e riappare tre mesi dopo nel canile. Gli operatori riescono dunque a contattare Sandra, la sua vecchia proprietaria, che oramai vive a 500 km da Rimini. La donna spiega al telefono che può riprendersi Tobia, visto che le sue condizioni di vita sono decisamente cambiate.
La scorsa settimana, Sandra è tornata a Rimini e appena varcata la soglia del canile Tobia l’ha immediatamente riconosciuto. L’esplosione di gioia del cane ha lasciato sconcertati anche gli operatori. Così Sandra lo ha riportato a casa. Subito dopo, la donna ha voluto inviare al canile video e foto che dimostrano l’affetto che l’animale prova nei suoi confronti dopo il ritorno a casa.
Una meravigliosa storia di fedeltà dunque, come quella di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa: a Modena, nell’autunno di sette anni fa Nives Loschi perse il suo Pirillo, sparito insieme al padre Romeo, identico a lui. Quest’estate avviene qualcosa di davvero inatteso: l’8 agosto scorso nel canile di Modena si accorgono che c’è un trovatello col microchip. E’ Pirillo e provano a chiamare il numero di telefono del proprietario. Nives Loschi nel frattempo ha però cambiato casa e ha lasciato l’appartamento alla figlia. Il 12 agosto è la giovane donna a telefonare alla mamma: “Ha chiamato il canile, hanno trovato Pirillo, vado a prenderlo”.
Nei giorni scorsi, vi avevamo parlato di Beethoven, un grosso Pastore Maremmano di 4 anni che ha compiuto una impresa non comune ai suoi simili. Infatti, si era smarrito i primi di settembre, ma ha percorso ben 80 km nel giro di tre giorni, giungendo a casa sua a Montalcino, in provincia di Siena. Il maremmano era partito da Castiglione della Pescaia, in piena Maremma.
Un’impresa che sancisce il legame con il focolare domestico e che ricorda un po’ la storia di una femmina di pastore tedesco chiamata Luna, di un anno e mezzo. La piccola era caduta al largo delle coste californiane e un mese dopo è stata ritrovata viva e vegeta. Ci sono legami davvero indissolubili: era solo una bambina quando i suoi genitori decisero di prendere un cucciolo. Kate con la sorella accolsero la piccola Cami, un incrocio con un barboncino. Poi i genitori si separarono e Cami venne data via.
A distanza di 11 anni, quando Kate è ormai diventata quasi una donna, per caso, incontra una dog sitter che stava portando a spasso due cani, uno dei quali sembra proprio Cami. Kate si è così avvicinata ai due esemplari, chiedendo alla dog sitter il loro nome: “Quello più grande si chiama Riley, quella più piccola Cami”.
GM
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