Molto spesso gli estremismi portano a situazioni paradossali, tanto più se si tratta di animali. Le rete aiuta a diramare appelli e denunce, a salvare o ritrovare i propri compagni a 4 zampe. Tuttavia, non è raro imbattersi in degli appelli che violano la vita privata degli individui e casi in cui viene evidenziato un maltrattamento laddove non è accertato.
Ma le emozioni spesso non lasciano spazio alla ragione e la forte empatia degli animalisti a volte potrebbe ingannare come in un caso rimbalzato sui social riguardo al furto di una coppia di setter rubati dal recinto di un’area alla periferia di Roma, con tanto di scritta lasciata all’esterno con la sigla A.L.F.
La stessa Earth, Associazione nazionale di protezione ambientale, aveva ricevuto diverse segnalazioni per il presunto stato di incuria in cui vivevano i due cani. L’associazione si era recata sul posto per delle verifiche ma era stato accertato che i due cani erano seguiti regolarmente dal veterinario, avevano cucce a norma e uscivano quotidianamente con i proprietari che li amavano.
Ma evidentemente, per gli animalisti più estremisti quel recinto di fortuna era troppo “fatiscente” tanto da decidere di sottrarli ai proprietari che, non appena constato il furto, hanno subito denunciato il fatto alle autorità, mantenendo il contatto con Earth.
A distanza di mesi, casualmente, i padroni dei cani hanno individuato un video che girava su Facebook, riconoscendo uno dei loro due cani. Immediata la segnalazione ad Earth che dopo una serie di indagini è riuscita a trovare il canile dove era il cane. A quel punto è scattato l’intervento delle Guardie zoofile Earth, dei Carabinieri che con i proprietari si sono presentati presso la struttura.
In un post pubblicato sulla sua pagina facebook, Earth ha annunciato gli sviluppi del caso, sottolineando che “ora l’attenzione è rivolta al ritrovamento dell’altro, la più anziana e malata delle due cagne”.
Un caso che ha sollevato un’ampia polemica sui social, tra chi ha condannato il gesto degli animalisti estremisti e chi si chiede se i proprietari che tenevano i loro cani dentro una recinzione fatiscente amassero veramente i loro cani.
A fare luce sul rapporto dei padroni con i loro cani, Valentina Coppola, presidente di EARTH che ha ricordato “non so quante volte ho visto i loro occhi pieni di lacrime in questi mesi, chi ha sottratto questi cani all’affetto dei proprietari per rinchiuderli in un canile non è degno di chiamarsi animalista ma solo ladro. Luna, questo il nome del cane, ha festeggiato il suo sesto compleanno finalmente in famiglia”.
L’associazione rende noto che ci sarebbero delle indagini in corso per quanto riguarda l’ingresso del cane in canile.
Un caso che invita a riflettere sul tema del maltrattamento animali, per cui a volte l’apparenza potrebbe ingannare come quando viene puntato il dito contro i senza tetto. Quante volte abbiamo sentito casi nei quali a queste persone, già depredate della loro dignità, è stato tolto l’unico bene prezioso: ovvero il loro compagno a 4zampe. Nonostante la vita spartana di un senza tetto, nondimeno il cane prova affetto nei confronti del padrone e viceversa. Non a caso, resta impressa la frase di Alain Delon: “Mi commuovo sempre nel vedere i cani dei barboni, non sanno che il loro padrone è un senza tetto, lo amano a prescindere, amano il loro padre così come il cane del presidente Mitterrand amava il suo padrone senza sapere che era a capo del paese. I miei cani se ne fregano del fatto che io sia Delon. Mi amano e basta. Non sanno chi sono e quello che faccio. E’ un amore totale, completo, senza logica, l’amore puro e vero”.
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