Due ex coniugi abbandonano il proprio cane subito dopo il divorzio: l’intervento del giudice in un processo che accusa entrambi i proprietari.
Quando due persone divorziano a pagarne le spese sono tutti i componenti della famiglia, sia umani sia a quattro zampe. Così è accaduto a un povero cagnolino di razza Pit Bull a Chieti, in Abbruzzo. In genere gli ex coniugi devono ricorrere agli avvocati per decidere a chi andrà l’affidamento dei figli, degli animali e a chi spetteranno i beni che erano condivisi. Spesso i litigi si originano proprio dal fatto che entrambe le parti in causa vorrebbero risultare gli affidatari dei bambini o dei quattro zampe. Nel caso del Pit Bull protagonista della vicenda che verrà raccontata è successo invece esattamente il contrario: nessuno dei due ex coniugi voleva tenerlo; si sono trovati così d’accordo nel decidere di abbandonarlo.
Un cane Pit Bull è stato abbandonato dai suoi umani dopo il loro divorzio: l’intervento del giudice e il processo
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In genere durante un divorzio i coniugi non si trovano d’accordo sulla maggior parte delle decisioni da prendere. Nel caso della triste vicenda che si è svolta a Chieti, marito e moglie in procinto di divorziare hanno invece deciso all’unanimità di liberarsi di quello che ai loro occhi appariva come un problema: il loro cane. Uno dei due Pit Bull che vivevano con loro apparteneva già da anni al marito, mentre l’altro era stato adottato da entrambi. Il primo cane è stato portato via dall’uomo; dal momento invece che nessuno dei due coniugi voleva occuparsi dell’altro cane, hanno pensato che la soluzione più semplice fosse quella di abbandonarlo.
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Il Pit Bull è stato lasciato legato fuori dal cancello dell’abitazione del padre della donna, senza che questo fosse stato avvertito. Stando a quanto riportato dall’uomo, avvicinandosi al cane il padre della donna sarebbe stato aggredito e per questo avrebbe chiamato la Polizia municipale. La vicenda è arrivata così davanti al Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Chieti, Luca De Nisis.
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In seguito a una richiesta di archiviazione presentata dalla Procura, è stata convocata un’udienza per ascoltare i difensori delle parti. Per i due coniugi è stata sporta denuncia di abbandono e, con l’accusa di maltrattamento di animali, gli atti sono stati rimessi dal giudice per le indagini preliminari al Pubblico ministero. Il padre della donna è invece stato accusato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Ulteriori dettagli sulla vicenda non sono stati forniti. Il Pit Bull però verrà affidato quasi sicuramente a un rifugio, nella speranza che possa trovare una famiglia disposta ad amarlo anche nelle difficoltà. (di Elisabetta Guglielmi)