Dopo più di un anno, gli elefanti dello Yunnan tornano a casa (FOTO)

Dopo più di un anno, gli elefanti dello Yunnan tornano a casa (FOTO)

Ancora per cause sconosciute, più di un anno fa gli elefanti hanno lasciato la loro riserva naturale, ma sembrerebbe che stiano per tornare

Branco elefanti che attraversa il fiume per tornare alla riserva (Screen Facebook)
Branco elefanti che attraversa il fiume per tornare alla riserva (Screen Facebook)

Da 17 mesi ormai, gli elefanti che sono diventati i più famosi dello Stato, vagano per la Cina, ma sembrerebbe che finalmente stiano per tornare a casa. Passeggiata fuori sede che ha provocato non pochi problemi, come ad esempio la necessità di far evacuare più di 150mila persone, per evitare che entrassero in collisione con l’avanzata degli animali.

Partiti dalla Riserva Naturale Nazionale di Xishuangbanna si sono diretti verso la città Yuxi, Cina, non avendo nessuna paura, e non curandosi dei danni che avrebbero provocato. Da metà aprile gli elefanti avrebbero distrutto raccolti con il loro passaggio, e provocato oltre 400 incendi.

Ancora sconosciute le cause che avrebbero spinto il branco ad allontanarsi dalla Riserva Naturale, ma con l’aiuto delle forze dell’ordine, e a dei percorsi creati appositamente per loro, sembrerebbe che siano sulla strada del ritorno.

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Dopo più di un anno gli elefanti tornano a casa

Elefanti (Screen Facebook)
Elefanti (Screen Facebook)

Diventati virali suoi social, le avventure del branco ha appassionato in molti, che seguono con interesse il ritorno a casa degli elefanti. In 14 hanno la lasciato la riserva naturale per addentrarsi per più di 500 chilometri a nord, per poi tornare verso sud.

Con dei percorsi creati per loro gli elefanti asiatici sono stati guidati verso il fiume Yuanjiang nello Yunnan, per essere così finalmente indirizzati sulla strada da intraprendere per tornare a casa, la Riserva Naturale Nazionale di Xishuangbanna, Cina.

Nonostante siano ancora circa 200 i chilometri di distanza dal loro punto di arrivo, le autorità forestali cinesi, rassicurano sul fatto che il territorio che adesso incontreranno sarà adatto alle loro esigenze non provocando ulteriori danni alla popolazione.

Sono stati oltre 25000mila il personale e gli agenti di polizia impiegati, oltre all’altissimo numero di droni e veicoli utilizzati per il costante monitoraggio della mandria. Nel loro tragitto si stima che sia di 180 tonnellate la quantità di cibo che hanno ingerito.
Gli animali stanno tutti bene, e non si vede l’ora che tornino finalmente a casa dopo più di un anno e mezzo.

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F.D.M

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