Canguro domestico di nome Rocky scappa dalla sua casa durante gli incendi di gennaio in Australia, viene recuperato da un rifugio che non vuole assolutamente ridare l’animale alla sua “proprietaria” che è costretta a rapirlo.
Detenere un canguro come animale domestico è illegale ma una donna che ha salvato il piccolo dal marsupio della mamma morta circa 5 anni fa nel New South Wales con la licenza per la riabilitazione della fauna selvatica, ha portato il piccolo nella sua proprietà con uno spazio di 50 acri per curarlo.
La sua licenza però non le permette assolutamente di tenere gli animali ma solo di curarli e rimetterli in libertà una volta che i piccoli si sono ripresi.
Ma il cucciolo di canguro è stato cresciuto all’interno dell’abitazione allattato e coccolato come un vero e proprio bambino tanto che ci sono diversi video girati dalla signora mentre il grosso canguro di oltre 2 metri è tranquillamente sdraiato sul divano vicino a lei a guardare la televisione.
Il piccolo è stato cresciuto quindi in cattività mangiando dormendo guardando la TV e condividendo la doccia con la signora che le ha fatto da mamma.
Durante i catastrofici incedi di inizio anno il piccolo spaventato dalle fiamme è fuggito ed è stato recuperato da alcuni volontari che l’hanno condotto in un rifugio per animali selvatici.
La donna che era disperata per la perdita del suo Rocky l’aveva cercato ovunque finché grazie ad alcune foto e video pubblicate dal rifugio l’ha riconosciuta e si è recata sul luogo per portarlo nuovamente a casa.
Ma giunta nel rifugio una delle responsabili le ha comunicato con un no secco che non poteva assolutamente riprenderlo e portarlo a casa dato che l’animale doveva essere riabilitato e rimesso in libertà.
Nonostante la volontaria fosse consapevole del fatto che il canguro non sarebbe sopravvissuto in natura ha comunicato alla donna che Rocky avrebbe seguito un programma di riabilitazione dove avrebbe imparato a sopravvivere da solo avendo così in futuro la possibilità di condividere la propria vita con i suoi simili e avendo così anche la possibilità di riprodursi.
Pensare però che il suo Rocky sarebbe potuto non sopravvivere in natura ha distrutto la donna che con il marito ha escogitato un piano per far fuggire il canguro e riportarlo a casa.
Dopo il rapimento il rifugio ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti, e la “mamma” di Rocky ora deve far fronte ala revoca della licenza per la riabilitazione della fauna selvatica privandola così di poter salvare altri esemplari e non solo. La donna essendosi introdotta in una proprietà privata sarà accusata anche di violazione di domicilio.
L’unico timore della donna attualmente è che un giorno un poliziotto entri dalla sua porta e le porti via Rocky ,e anche se i volontari del rifugio sono consapevoli che Rocky non è assolutamente in grado di sopravvivere in natura devono attenersi a ciò che dice la legge, e detenere un’animale selvatico come il canguro è assolutamente illegale.
Mariano Orlacchio
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