Donna disperata chiamata i Carabinieri perché si voleva suicidare. Salva grazie al cane
La disperazione, la solitudine, la sofferenza, l’incomprensione, l’incomunicabilità. Problemi quotidiani, ai quali spesso molte persone non trovano vie di fuga e in alcuni casi, nei momenti più bui possono arrivare a gettare la spugna, trascinati in un vortice di pensieri, arrivando fino ad un gesto estremo.
Eppure la viita è altrove dovrebbe essere al di fuori di quella gabbia che imprigiona la mente. Tuttavia, non è sempre facile, scindere, relativizzare e trovare conforto in quei momenti.
E’ stata la prigionia di una donna di 58 anni che chiamando i carabinieri al 112 voleva annunciare la sua intenzione di suicidarsi, gettandosi dal 5° piano di palazzo di Barriera di Milano, a nord della città. Un appello, una richiesta di aiuto.
L’operatore che ha gestito la drammatica telefonata è riuscito fortunatamente a intrattenere la donna per un’ora, tempo che arrivassero i soccorsi sul posto, con una pattuglia di carabinieri.
Durante la telefonata, c’è stato uno scambio umano, pieno di amore. La donna ha raccontato che aveva un cane e che per lei era come un figlio. Da quel momento, il carabiniere ha ricordato a quella signora che il cane senza di lei non sarebbe sopravvissuto. “Finirà in canile”.
La donna si era tranquillizzata al telefono e nel frattempo l’operatore era riuscito a localizzare la donna. Fortunatamente i soccorsi sono arrivati sul posto e hanno provveduto a soccorrere la donna, trasferendola al pronto soccorso.
C.D.
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