Ad Alessandra, una signora di Trieste che lavora come impiegata in banca, è accaduta una disavventura che ha coinvolto anche Diana, la sua bella Labrador della quale non può fare a meno. La donna infatti è cieca dalla nascita, e la cagnolona le risulta assolutamente indispensabile per camminare. Lei abita da sola e lavora come impiegata alla Bnl situata in piazza Ponterosso. Sostanzialmente riesce a compiere molte azioni con normalità, nonostante la sua condizione di cecità. In questo va riconosciuta la grande mano fornita da Diana, che a dispetto di quanto emerso di recente con la possibilità di introdurre i propri cani domestici in ufficio, già da tempo accompagna Alessandra sul posto di lavoro.
Ma il cane guida della donna purtroppo non è ben visto da qualcuno. Diana infatti tende a perdere troppo pelo, e questo fa si che lì a Trieste non pochi tassisti si rifiutino di accettare che salga a bordo. Di conseguenza è successo che Alessandra e la sua cucciolona siano rimaste a terra in più di una occasione. “Anche se in altre parti come Mestre od Udine non ho mai riscontrato alcun tipo di problema – dice la donna – anzi, lì ho viaggiato sul sediolino anteriore, così Diana si è potuta accucciare tra le mie gambe. Ed il pelo perduto viene eliminato semplicemente sbattendo il tappetino”.
Non va allo stesso modo a Trieste: “Diversi tassisti sono stati chiari con me: Diana perde pelo in eccesso e per questo motivo alcuni di loro non ci vogliono a bordo. Certo, quelli gentili per fortuna ci sono ancora, ma adesso per evitare disguidi evito di dire che ho un cane guida con me, a differenza di quanto facevo all’inizio. Purtroppo sono costretta ad utilizzare il taxi anche quattro volte al giorno, specialmente quando c’è il maltempo. Anche quando li chiamo a casa devo ricorrere a degli espedienti, come dare un indirizzo leggermente diverso. E c’è anche chi accampa scuse o arriva volutamente in ritardo. Fanno di tutto per non venire da me e Diana”.
La questione è stata analizzata dai vigili urbani, i quali hanno detto di aver esposto chiaramente le problematiche di questa vicenda ai tassisti triestini, ricorrendo anche a delle sanzioni. “Ma servono i testimoni, e la signora Alessandra non può fotografare la targa dei veicoli in questione per ovvi motivi”. La cooperativa Radio Taxi di Trieste però difende i tassisti: “Il cane della signora finisce con l’invadere del tutto la parte di auto dove si posa, e questo crea disagio agli altri clienti. Ma questo non è un valido motivo per prendersela con tutti i tassisti”. Fermo restando che, in caso di persone disabili con cani guida al seguito, è obbligatorio caricarli in auto, ci vorrebbe ben poco per risolvere il problema, come ad esempio applicare un telo. Intanto ‘Striscia la Notizia’ ha fatto emergere un altro caso controverso che riguarda dei cani.
A.P.
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