Divieto cani di taglia grande e di razze pericolose: maxi sequestri e maltrattamenti in corso

Divieto cani di taglia grande e di razze pericolose: maxi sequestri e maltrattamenti in corso

Momenti di terrore a Xian, nella provincia di Shanxi, dopo che lo scorso 9 gennaio le autorità hanno diramato un’ordinanza riguardo ai cani di taglia superiore ai 50cm e a quelli considerate razze aggressive, vietandone la detenzione. Dopo l’ordinanza, la polizia locale ha provveduto al sequestro di decine di cani di proprietà e di randagi. L’operazione è stata documentata dagli attivisti dopo diverse denunce dei proprietari che hanno segnalato condizioni di maltrattamento dei cani prelevati. Le associazioni locali, tra le quali la Guardians of Chinese Animal Protection hanno seguito il caso, sottolineando che purtroppo questa strategia equivale ad una condanna a morte dei cani sequestrati in quanto i canili locali sono sovraffollati e gli animali muoiono per fame e maltrattamenti o addirittura si sbranano tra di loro.
In rete sono stati condivisi diversi video denunce e fotografie che documentavano condizioni disumane con le quali i poveri cani venivano portati via dalle loro famiglie: trascinati con il guinzaglio oppure anche cuccioli di pochi mesi, accalappiati senza pietà.

Grazie ad una mobilitazione imponente, con tanto di tam tam sui social, gli attivisti sono riusciti a trattare con le autorità e a distanza di una settimana, dagli aggiornamenti diramati sulla pagine facebook dell’associazione, si apprende che una decina di cani sequestrati sono stati restituiti ai loro proprietari.
Amarezza espressa dai volontari e gli animalisti riguardo all’operazione messa in atto dalla polizia locale. In ogni caso, le associazioni garantiscono di continuare a monitorare il fenomeno per poter limitare i sequestri e soprattutto per tutelare i cani, molti dei quali non hanno il microchip o non sono stati registrati e per questo i proprietari hanno difficoltà a recuperarli. Le associazioni, annuncia la Guardians of Chinese Animal Protection, stanno cercando di restare in contatto con i canili e le autorità preposte ai sequestri per poter prendere in affidamento i cani e trasferirli nei rifugi.

Una situazione sconcertante che ancora una volta ricade su esseri indifesi. Il caso ha ovviamente sollevato lo sdegno in rete e l’attenzione mediatica.

E ancora…

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