Polemiche contro il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ha firmato l’ordinanza n. 82 del 12 giugno 2017 che prevede il divieto fino al 31 ottobre 2017 di far bere gli animali dalle oltre 40 fontane della Capitale. Rinaldo Sidoli, responsabile Verdi diritti Animali, ha denunciato: “Visto che sarà un’estate torrida, il primo cittadino, come pensa di rispettare il benessere animale, negando la libertà dalla sete? Un animale che non può bere muore”.
La violazione dell’ordinanza comporta una multa per il proprietario dell’animale che va dai 40 ai 240 euro. Sidoli, oltre a contestare Virginia Raggi, lancia una proposta alternativa: “Si può inserire l’obbligo ai negozianti, nei mesi più caldi, di apporre fuori dai negozi una ciotola di acqua sempre fresca, donata dalla Giunta come già avviene ad Arezzo. Sarebbe una importante conquista di civiltà per chi in campagna elettorale ha ripetuto di continuo che è un’animalista”.
La pratica di mettere fuori dal negozio una ciotola per far bere cani e gatti sta prendendo piede in tutta Italia, anche se tempo fa il primo cittadino di Torri del Benaco ha multato un commerciante per aver messo fuori dal negozio un tappetino con appoggiate le ciotole per fare bere i cani. In precedenza, in un’ordinanza il sindaco di Torri del Benaco aveva messo l’obbligo ai proprietari dei cani di “raccogliere le orine del proprio cane o mettergli il pannolino”.
Nello stesso comune sul lago di Garda, venne inflitta una multa di 157 euro a un uomo di 44 anni, proprietario di due cani che avrebbe lasciato fare la pipì sul cestino di una spazzatura per strada, in prossimità di un ristorante. L’uomo non avrebbe rispetto la famosa l’ordinanza che riguarda i divieti di pipì per i cani nei centri abitati e nel centro storico, 105 R.O.P. articolo 4 lettera B per cui i proprietari dei cani sono obbligati a pulire le orine dei loro fedeli compagnia 4zampe.
Tornando a Virginia Raggi, nelle scorse settimane il sindaco di Roma ha firmato una ordinanza con la quale si prefigge lo scopo di arginare la presenza della zanzara tigre nell’Urbe. Nel documento presentato per questa circostanza vengono elencati comportamenti adatti e prodotti da non utilizzare per far si che la presenza della zanzara limite resti limitata in una misura accettabile.
Si tratta di un documento che viene riproposto da anni e per questo il sindaco è stato criticato dall’esponente PD Valeria Baglio: “Da oltre 15 anni al Comune di Roma vengono presentate ordinanze simili, il cui scopo è arginare e combattere la proliferazione della zanzara tigre. Il sindaco Raggi non ha fatto niente di nuovo ma si tenta di farlo passare come un qualcosa di innovativo e chissà cos’altro”.
A proposito di ordinanze un po’ “bizzarre”, a Belluno ha fatto scalpore il divieto di accesso ad una persona non vedente sulle scale mobili che accedono al centro storico del capoluogo perché accompagnato dal cane guida.
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