Le vipere sono gli unici serpenti velenosi più pericolosi in Italia. Esistono ben quattro specie che sono distribuite in tutte le Regioni, ad eccetto in Sardegna dove non sono presenti serpenti velenosi. Nel Belpaese si registra un tasso di mortalità da morso da vipera dell’1%.
La vipera di solito tende a scappare. Solo nel caso in cui viene sorpresa, minacciata o infastidita, per difesa morde l’uomo. Nella maggior parte dei casi, non inietta tutto il veleno per cui il morso non è mortale per l’uomo. Al contrario potrebbe essere fatale per un cane o un gatto.
E’ importante imparare a riconoscere le vipere dagli altri serpenti innocui.
Il carattere della vipera è docile e tende a nascondersi. Pertanto non tende a mordere se non minacciata.
Anche il morso della vipera è diverso da quello degli altri serpenti. In caso di morso velenoso oltre alla fila di denti, sono evidenti due fori lasciati dalle zanne velenifere. Il morso provoca un dolore forte e acuto a livello locale.
Il tipo di veleno della vipera è principalmente emotossico, ovvero agisce sui tessuti e sul sangue e ha un’azione lenta e prolungata. Tuttavia, in base alla varietà della specie, presenta anche sostante con azione neurotossica. Questa combinazione permette al serpente di immobilizzare rapidamente la sua preda, e iniziare il processo di digestione.
La vipera comune è un serpente di piccola taglia. Di media arriva a 50 cm e raramente supera i 70 o arriva ai 90 cm.
E’ una specie con il corpo corto e tozzo, squame fortemente carenate e presenta l’apice del muso rivolto all’insù.
La colorazione della pelle si diversifica in base alle tre specie di Vipera comune presenti in alcune regioni. La Vipera aspis hugyi ha un colore di fondo biancastro/grigiastro, zig-zag arancione/granato lungo tutto il dorso. La Vipera aspis francisciredi presenta invece un colore di fondo beige/grigiastro/avano, mentre il disegno dorsale ha delle barrette grigie/bluastre. Infine, la Vipera aspis atra ha un colore di fondo grigiastro, con zig-zag nero/grigiastro lungo tutto il corpo.
Si nutre principalmente di lucertole e roditori. Non si tratta di un serpente aggressivo e tende a scappare di fronte al pericolo. Se provocata può arrivare a mordere.
La vipera comune non ha un veleno molto potente. Anche se è importante fare attenzione al punto in cui morde e lo inietta.
La vipera comune arriva fino a 3mila metri di altitudine e predilige zone aride come pietraie, muretti a secco, boscaglie, foreste e paludi. Tende a nascondersi, si mimetizza e resta immobile in attesa della preda per cui è importante fare attenzione a dove si cammina.
Se la vipera comune è presente in tutte le regioni, le diverse specie di vipere non sono presenti in tutto il territorio.
Vipera aspis hugyi: è soprattutto al Sud, dalla Sicilia alla Puglia.
Vipera aspis francisciredi: Centro e Nord, dalla Puglia al Piemonte.
Vipera aspis atra: al nord, nel Val d’Aosta.
La vipera dell’Orsini è la vipera più rara in Italia. E’ ancora più piccola della vipera comune. Di media misura 30-40 cm e raramente raggiunge i 30 cm. Una specie piccola e tozza con squame carenate.
La livrea presenta un fondo bianco. I fianchi hanno un disegno reticolato marroncino e bluastro. Su tutto il corpo si snoda uno zig zag marrone.
Si distingue dalle altre vipere e serpenti per l’iride rossa e un grosso punto nero sulla testa.
Si nutre di piccoli insetti quali grilli e cavallette, ma anche di lucertole. Ha un carattere mansueto anche se quando viene infastidita tende ad essere piuttosto vivace e a mordere.
Anche in questo caso, il veleno non è molto potente e anche se ha effetto sull’uomo, non è letale.
Predilige spazi aperti come pascoli montani, pietraie e alberi di ginepro. La si trova fino a 2400 metri di altitudine.
E’ presente soprattutto in Italia centrale, diffuso sul Gran Sasso.
Marasso (Vipera berus)
E’ una delle specie di vipere più grande. Misura di media 50 cm ma arriva a 75 cm anche se raramente supera gli 80 cm.
Il corpo è tozzo e molto carenato.
I suoi colori di fondo variano tra bianco, rossastro, bluastro mentre lungo il dorso ha uno zig-zag più scuro del colore dorsale. Talvolta è nero.
Si nutre di lucertole e roditori. Il suo veleno è potente e pericoloso per l’uomo. Ha un carattere mansueto. Tuttavia, non ama essere infastidito e tende ad attaccare subito.
E’ una specie di vipera che si adatta anche a temperature rigide, per cui è facile trovarla fino a 3mila metri di quota. Predilige le brughiere, praterie, boscaglie alpine.
E’ molto diffusa in tutta Europa e in Italia soprattutto al Nord, nel Trentino e Friuli Venezia Giulia.
La “Vipera dal corno” deve il suo nome ad un piccolo corno presente sull’apice del muso e che la distingue dalle altre specie di vipere.
Si tratta di un serpente di taglia medio piccola che misura di media 50 cm e può arrivare ai 70cm che raramente supera, fino ad un massimo di un metro. Anche in questo caso, il corpo è corto, tozzo e muscoloso. Le sue squame sono molto carenate.
Il colore di fondo è bianco con uno zig zag sul dorso arancione o grigio.
Si nutre di lucertole, roditore ma anche nidiacei. Ha’ un carattere mansueto. Se minacciata morde.
Il veleno è molto potente e se il morso non viene curato, può rivelarsi mortale.
Come le altre vipere, predilige le zone aride e sassose, come pietraie, muretti a secco.
La si trova fino a 1700 metri di altitudine ed è presente al nord, soprattutto nel Friuli Venezia Giulia.
Quando si viene morsi da una vipera ci sono alcuni accorgimenti da non sottovalutare. L’importante è ricordare che il veleno non è letale per l’uomo.
Cosa non fare:
Cosa fare:
I morsi di serpente hanno priorità al pronto soccorso. Sarà da accertare se il serpente mordendo ha inoculato oppure no il veleno. Nel caso in cui si trattasse del morso di un serpente non velenoso la ferita sarà da trattare come la ferita di una puntura.
Per coloro che amano frequentare luoghi di campagna, di montagna e boschi, come cercatori di funghi o escursionisti è importante tenere presente alcuni suggerimenti per evitare il rischio di essere morsi dalle vipere.
Nel caso in cui vi sia un serpente in giardino, è possibile introdurre un riccio che si ciba di serpi ed è immune al veleno di vipera.
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C.D.
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