L’iniziativa del rifugio per far adottare i cani: tutti gli ospiti hanno diritto a una carta di identità con i loro dati anagrafici.
La carta d’identità è un documento di riconoscimento strettamente personale nel quale sono contenuti i dati anagrafici, e altri dati ed elementi utili a identificare l’essere umano a cui tale documento si riferisce. Perché allora gli animali domestici non dovrebbero averne una anche loro? Questa domanda è stata alla base di un progetto messo in atto a Mesagne, una città della provincia di Brindisi e una delle località più popolose del Salento, in Puglia. L’iniziativa si deve a un’idea del consigliere comunale di Mesagne con delega al randagismo, Vincenzo Carella. È lo stesso consigliere a spiegare in che cosa consistono queste carte di identità per gli animali, a chi sono rivolte e quale è la loro utilità, in alcuni post pubblicati sulla sua pagina Facebook (@Vincenzo Carella – Page).
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Come spiega il consigliere Carella, infatti, si tratta di «una simpatica e rispettosa iniziativa che abbiamo creato negli ultimi tempi. La carta di identità richiama il facsimile di un documento di riconoscimento che siamo abituati a vedere tra le persone, richiama un po’ il passaporto, sicuramente è unica. Sullo sfondo della carta d’identità c’è il cuore del centro storico di Mesagne, come ad indicarne l’appartenenza».
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All’interno di ogni carta di identità oltre alla foto tessera «sono presenti tutti i dati più importanti di ogni cane. Il visitatore ed ogni volontario può così conoscere le caratteristiche. I nomi di ogni cane sono quelli indicati nei mesi scorsi attraverso l’iniziativa di un post su Facebook “Dai un nome ai cani del canile di Mesagne”. Sono stati trascritti nell’anagrafe canina e sono stati ufficialmente attribuiti ad ognuno».
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Sono stati necessari quattro mesi per completare tutte le carte di identità, ma il risultato che è possibile vedere oggi «riempie di soddisfazioni». L’iniziativa ha permesso di riqualificare enormemente la struttura del Canile di Mesagne «facendo sempre più ordine e mettendo sempre in primo piano il benessere degli animali». Il canile della Puglia ospita 120 cani. A seguito dell’iniziativa le adozioni sono aumentate: negli ultimi giorni Atena e Desy, due cagnette molto anziane nate rispettivamente nel 2006 e nel 2007, sono state adottate dalla volontaria Alessandra che frequenta il canile. Mercoledì 14 dicembre Roy, un simil Labrador, ha lasciato il canile e trascorrerà il primo Natale con la sua nuova famiglia. Il consigliere conclude il suo post con un invito rivolto ai cittadini di tutta Italia affinché scelgano di adottare gli animali ospitati nei rifugi «venite ad adottare, tantissimi cani stanno aspettando proprio voi e sperano ogni giorno che sia il loro giorno fortunato»
(di Elisabetta Guglielmi)
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