Dik è stato avvelenato: i suoi proprietari chiedono giustizia

Dik è stato avvelenato: i suoi proprietari chiedono giustizia

Dik
Dik (Facebook)

Un caso di polpette avvelenate, simile a molti di cui vi abbiamo parlato di recente, sta indignando l’opinione pubblica, tant’è che è nato un gruppo Facebook con centinaia di membri. La trappola che ha ucciso il cane era composta non solo da veleno, ma anche da chiodi e schegge di vetro. I fatti sono avvenuti a Borgiallo, un piccolo borgo in provincia di Torino, qualche settimana fa, ma col passare dei giorni è salita l’indignazione. Il proprietario di Dik – questo il nome del cane avvelenato – ha fatto regolare denuncia ai carabinieri. Dopo la morte del suo adorato cane aveva sottolineato: “Era un supporto straordinario oltre che un compagno fedele, giuro che chi ha fatto questo la pagherà”.

Una petizione per chiedere giustizia per Dik

Le indagini vanno avanti e intanto è partita una petizione, che ha raccolto oltre mille firme in poche ore. La raccolta firme è indirizzata al sindaco, Francesca Cargnello, e all’amministrazione comunale di Borgiallo, al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, al garante per i Diritti degli animali della Regione Piemonte, Enrico Moriconi e al comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ivrea, il capitano Domenico Guerra. Questo il contenuto della petizione: “Il gruppo Facebook Giustizia per Dik è nato e cresciuto in pochi giorni, scioccato per l’efferatezza del reato e le modalità con cui si è procurata la morte di un cane pastore. La posizione, ferma e decisa, assunta e condivisa dal gruppo è la volontà di reclamare giustizia per Dik e per la sua famiglia. Non accettiamo l’idea di giustizia sommaria avanzata da alcuni, ma siamo irremovibili nel chiedere che alla fine delle indagini il colpevole venga punito a norma di legge. Non si può permettere che simili atrocità vengano sottovalutate pertanto si deve agire affinché non vengano emulate e reiterate da qualche altro folle. Le istituzioni e le forze dell’ordine devono assumere una posizione ferma e determinata volta alla ricerca del colpevole, applicando, poi, le sanzioni, e al sindaco di Borgiallo chiediamo di prendere pubblicamente posizione condannando questo atto”.

I proprietari di Dik incontrano l’amministrazione

Ieri, intanto, i proprietari di Dik hanno incontrato l’amministrazione comunale di Borgiallo: “L’incontro è stato costruttivo e loro collaborativi”, si legge in una nota. Quindi i proprietari del cane proseguono: “Abbiamo parlato del gruppo che grazie a Voi si è allargato in breve tempo. Continuiamo a condividere, non facciamo scendere l’attenzione. Abbiamo parlato della petizione che in pochi giorni sta raggiungendo le 1500 sottoscrizioni. Continuiamo a firmare e condividere. Ci hanno detto che le indagini stanno andando avanti… Al momento non interferiamo… Abbiamo espresso la necessità e l’esigenza di fare una manifestazione. Il primo contatto e andato bene”.

 

GM

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