L’educazione al rispetto e alla tutela degli animali è un tema attuale, considerando lo sconfortante panorama di cronache quotidiani di abusi, violenze, maltrattamenti e uccisioni di animali. Un fatto culturale che contrasta con tradizioni barbare per cui gli animali non vengono rispettati come esseri viventi e senzienti e sui quali l’uomo, in generale, sfoga la sua ignoranza, le repressioni e il proprio malessere.
A fare le spese di questa violenza gratuita, sono sempre esseri deboli e indifesi come nel caso agghiacciante accaduto alle porte di Vicenza, dove nel mese di aprile, tra Semonzo a Romano, due studentesse universitarie verso l’una di notte si sono fermate con l’automobile, lungo una strada, per soccorrere un capriolo investito e proteggerlo dal transito di altri veicoli, in attesa di soccorsi.
Il povero animale era a terra, agonizzante. Mentre le due giovani ragazze stavo cercando di contattare un veterinario, lungo la strada stava passando un gruppo di sette ragazzi adolescenti in motorino che si sono fermati nelle vicinanze delle due ragazze. Dal gruppo, come riportato dai media locali, si sarebbe staccato un diciassettenne che si è avvicinato al capriolo e incitato dagli amici, ha iniziato a prenderlo a calci e pugni sul collo per poi ammazzarlo davanti alle due ragazze terrorizzate.
Come riporta il Giornale di Vicenza, il giovane spavaldo, mentre stava uccidendo il povero animale avrebbe detto: “So come si fa, vado a caccia con mio papà e mio nonno”.
Il gruppo si è poi allontanato ma fortunatamente le due ragazze hanno avuto la prontezza di fotografare con il cellulare la targa del motorino, permettendo di risalire al responsabile che è stato rintracciato e denunciato dall’Ente Nazionale Protezione animali (Enpa).
Sul caso si sono anche mosse altre istituzioni e in questi giorni si stanno costituendo parte civile anche altre associazioni animaliste.
“Ho appena dato mandato al responsabile del mio ufficio legale di sporgere formale denuncia per maltrattamento ed uccisione di animali nei confronti di un giovane di 17 anni, identificato, che ha ucciso a suon di calci sul collo e sul muso un povero capriolo che si trovava agonizzante lungo uno strada provinciale, nel vicentino”, ha reso noto Enrico Rizzi, Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali che si è messo in contatto con il Sindaco di Romano, il quale ha condannato fermamente il gesto e annunciando di essere pronto a costituirsi parte civile nell’istaurando procedimento penale.
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