Un salvataggio in extremis per il cucciolo abbandonato e torturato, una storia di crudeltà senza limiti
La sofferenza arrecata ad un cane abbandonato a sé stesso è davvero indicibile, tanto che non tutti reagiscono combattendo per la loro vita ma, in alcuni casi, le vittime di abbandono preferiscono abbandonarsi al loro destino. Questa è anche la storia di Gully, un simil barboncino bianco visto sul ciglio di una strada e che non ha attirato lo sguardo di molte persone, il cane sembrava dormisse o addirittura essere già morto quando qualcuno noto un particolare che riaccese le speranze, iniziarono così le chiamate verso i soccorsi ma al loro arrivo sul posto la scoperta fatta è stata ancora più agghiacciante e in seguito alla visita veterinaria si temeva il peggio.
Un cane steso in strada spesso non desta sospetti ma per fortuna di Gully dopo che il suo corpo ha finito le energie a causa degli stenti e delle sevizie subite qualcuno ha notato la sua sofferenza. Il cucciolo è stato abbandonato al suo destino ma l’animale non ha avuto fortuna ne scaltrezza nel ricercare cibo ed acqua, gli stenti lo hanno portato così al limite delle forze, ma questa non è stata la sua unica sfortuna.
Purtroppo il cammino di Gully è stato lastricato di sofferenza ed anche in strada non ha trovato persone amiche ma dei giovani malviventi che hanno inflitto una sofferenza ancora più grande alla povera bestiola inerme, legandolo e stringendo un tubo di plastica intorno al suo collo. Ormai il cagnolino non aveva più speranza né voglia di continuare a lottare ma qualcuno si è rivolto all’associazione The Abandoned Ones, gestita da Judy Obregon, un’attivista che saputo quanto stava accadendo non ha perso tempo e si è precipitata in soccorso del cane.
Così come testimoniato dalla stessa Judy, la paura è stata tanta anche dopo il suo arrivo, l’animale giaceva al suolo e sembrava fosse ormai troppo tardi per intervenire ma un flebile movimento della testa ha riacceso le sue speranze. Senza perdere tempo il cane è stato portato nel pronto soccorso più vicino ma le sue condizioni restavano critiche. La carenza di aria, di cibo e l’impossibilità anche di bere hanno gettato il cane in uno stato di disidratazione profondo e quasi irreversibile, con l’impegno dei medici però la situazione è andata gradualmente migliorando.
Non appena reidratati il cagnolino ha iniziato a riprendere coscienza ed il suo primo gesto è stato ringraziare la sua salvatrice, leccando le sue mani anche senza avere la forza di alzarsi. Dopo tanta cattiveria Gully sembra aver riconosciuto nell’umana un volto amico e la sua trasformazione dopo le cure e dopo essere stata ripulita è stata incredibile. Nel suo futuro la donna resterà per sempre un volto amico, sembra infatti che Judy abbia deciso di adottarla mettendo la parola fine alle sofferenze del piccolo pelosetto.
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