I delfini sono animali molto intelligenti e abili nel loro ambiente acquatico. Tra le loro capacità, c’è quella di riuscire a trovare le prede negli abissi, persino quando non ci sono segnali visibili o udibili. Ma come fanno?
È lo studio condotto dal Dr. Jens Koblitz presso il Marine Mammal Research Unit dell’Università di St. Andrews in Scozia, ha rivelato che i delfini utilizzano una tecnica chiamata “ecolocalizzazione” per individuare le prede negli abissi.
L’ecolocalizzazione è una tecnica che consiste nell’invio di suoni ad alta frequenza nell’ambiente circostante e nella successiva analisi degli echi che rimbalzano indietro. In pratica, il delfino emette un suono ad alta frequenza, che viene rifratto dall’acqua e dagli oggetti presenti, come le prede, e viene poi captato dalla mandibola del delfino. Questo processo consente loro di determinare la posizione, la distanza e le dimensioni delle prede, anche quando si trovano a grandi profondità.
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Ma l’ecolocalizzazione non è l’unica tecnica che utilizzano per trovare le prede negli abissi. Un altro studio condotto da una squadra di ricercatori presso l’Università della California ha dimostrato che i delfini utilizzare anche il campo magnetico terrestre per orientarsi e individuare le prede.
Secondo gli studiosi, potrebbero perfino utilizzare i campi magnetici terrestri come “carte” per navigare nell’oceano e individuare le prede, soprattutto quando si trovano in profondità. Questa teoria si basa sul fatto che i campi magnetici terrestri variano a seconda della profondità dell’acqua e della posizione geografica, e i delfini potrebbero essere in grado di percepire queste variazioni.
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Inoltre, alcuni di loro possono anche utilizzare la bioluminescenza, ovvero la capacità di alcuni organismi marini di produrre luce propria, per individuare le prede. Questa tecnica è particolarmente utile quando si trovano a grandi profondità e non possono contare sulla luce solare per vedere le prede.
Insomma, si tratta di animali trovati abili nel loro ambiente acquatico e sono in grado di trovare le prede anche nei luoghi più remoti e profondi dell’oceano. L’ecolocalizzazione, l’utilizzo dei campi magnetici terrestri e la bioluminescenza sono solo alcune delle tecniche che i delfini utilizzano per individuare le prede negli abissi. La loro straordinaria capacità di adattarsi all’ambiente circostante li rende una specie unica e meravigliosa da studiare.
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