Sentire dei rumori provenire dalla soffitta durante la notte non è augurabile a nessuno e, anche se questo possa sembrare l’inizio di un film dell’orrore, la trama è invece accaduta realmente in una abitazione canadese.
A sentire i strani rumori è stata la proprietaria di casa che per alcune notti non è riuscita a chiudere occhio a causa di squittii seguiti da strani vocalizzi, tutto faceva sembrare che si potesse trattare di animali selvatici ma era difficile capire quale animale potesse emettere tali suoni e generare rumori di passi così profondi, di certo un topo non avrebbe potuto, è così che la donna ha chiesto rinforzi chiamando l’unità di controllo della fauna selvatica che in poco tempo ha risolto il mistero.
Non è così raro trovare animali selvatici in casa, soprattutto in Canada dove la natura selvaggia molto spesso si spinge a ridosso delle città. Solitamente quando si sente un rumore provenire dalla soffitta non si pensa però ad una famiglia di procioni, qualche topo o addirittura degli opossum sono gli animali più comuni di queste vicende, ma non in questo caso.
La scoperta è stata fatta dalla squadra di soccorso chiamata dal donna dopo che ispezionando la soffitta gli addetti hanno notato una regola rosicchiata e due buchi, uno portava dentro la casa e un altro dietro una parete, solo creando un buco nel muro è però venuta fuori la verità. Nell’intercapedine aveva trovato rifugio una mamma procione molto premurosa che non era presente nel momento della scoperta, i 4 piccolini sonnecchiavano beatamente stringendosi uno all’altro e gli esperti hanno capito subito cosa fare.
Ovviamente lasciare gli animali in casa non sarebbe stata un’opzione, i 4 sono dunque stati inseriti in un’apposita scatola riscaldata, perfetta per garantire la loro salute in attesa del recupero da parte della mamma. La scatola è stata lasciata fuori dall’abitazione ed i fori di gesso sono stati chiusi, nella notte mamma procione ha trovato i piccoli riconoscendo il loro odore ed i loro vocalizzi e suo malgrado ha dovuto improvvisare una tana altrove.
È stata una notte laboriosa ma al mattino successivo tutti e 4 i piccoli erano stati portati in salvo in una nuova tana nei boschi limitrofi, lì dove è opportuno che questi animali stiano. Una storia a lieto fine per tutti, i piccoli procioni hanno potuto godere della comodità di casa per i primi e più delicati momenti della loro crescita, mentre la famiglia ha ritrovato la calma notturna, tutto senza che nessuna delle parti in causa ci abbia poi rimesso più di tanto.
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