E’ stato per oltre 400 giorni all’interno di un rifugio, senza che nessuno s’interessasse a lui. Eppure Champas è un bellissimo gatto bianco che è stato ospitato all’Animal Welfare League, in Australia. Un esemplare simpatico ma che nessuno ha mai notato. Per questo, dal lontano dicembre 2015, mese in cui è entrato nel rifugio, Champas non ha avuto modo di trovare una famiglia che s’innamorasse di lui e ha passato tutti questi mesi nel box.
Nel 2017, il rifugio ha deciso di rinnovare un appello per Champas individuando una strategia per pubblicizzarlo.
Champas è stato fotografato in una serie di situazione nella quale lo ritraggono in ufficio con lo staff e una serie di slogan che lo descrivono in modo amabile e ideale per tutti, in quanto stando all’esterno del box Champas ha imparato ad essere socievole e gentile con le persone.
Una condizioni piuttosto simile a molti esemplari e non è raro che alcuni cani, arrivati da cuccioli in un canili passino la loro intera esistenza dietro le sbarre di un box. Una condizione che non dovrebbe essere ammessa per questi piccoli esseri che cercano solo affetto. Purtroppo, in molti paesi dove vige l’eutanasia nei canili municipali, gli esemplari che nessuno ha adottato sono condannati alla morte. Una scadenza che varia in base alla normativa del paese. In alcuni stati americani ad esempio, gli esemplari non permangono all’interno del canile oltre una settimana. Una corsa contro il tempo per salvarli, spesso messa in atto dalle associazioni no kill che cercano di riscattare gli animali dal braccio della morte. Non è raro infatti vedere degli appelli strazianti anche di cagnoline gravide destinate all’eutanasia. E’ triste pensare che vi siano delle situazioni di questo tipo. Fortunatamente per Champas, il rifugio in cui è ospitato non vige l’eutanasia e così forse, dopo il simpatico appello dello staff potrà finalmente trovare una famiglia che lo adotti per sempre.