Il cucciolo di tricheco è rimasto orfano e ora per sopravvivere ha bisogno di tanto affetto: si fa consolare tra gli abbracci dei volontari.
Tutti gli animali hanno bisogno della loro dose di coccole quotidiana, sia che arrivino dalla loro mamma o dai loro fratelli, sia che arrivino dai loro compagni umani. Tuttavia quando ci si ritrova soli, abbandonati e costretti a vivere in autonomia, la parte di amore cala drasticamente. Proprio per questo un gruppo di volontari ha prescritto una buona dose di coccole al cucciolo soccorso recentemente.
Resta orfano e solo: prescrivono le coccole al cucciolo di tricheco
Un cucciolo di tricheco trovato da solo e a chilometri di distanza dall’oceano artico, viene nutrito ogni tre ore e riceve dosi di coccole 24 ore su 24 da parte degli operatori zoologici che cercano di mantenere in vita il piccolo di un mese.
Il tricheco maschio del Pacifico, che per ora non ha un nome, è stato trovato e trasportato dal North Slope dell’Alaska a Seward, dove ha sede l’Alaska SeaLife Centre. Ha viaggiato oltre mille kilometri per arrivare nel suo attuale posto sicuro. Il personale della struttura di ricerca senza scopo di lucro e dell’acquario pubblico si sta prendendo cura del gigantesco piccolo di 64 kg, dalla pelle marrone e rugosa, che era disidratato e forse stava combattendo un’infezione. Gli operatori del centro hanno cercato di imitare quali sarebbero state le cure costanti ricevute dalla madre, per questo motivo, l’unica prescrizione possibile era quella di dargli coccole 24 ore su 24 per mantenerlo calmo e favorire il suo sviluppo.
Il cucciolo non ce l’avrebbe mai fatta da solo, poiché hanno bisogno della madre nei primi due anni della loro vita. Quando sono arrivati i soccorsi, hanno provato a controllare se ci fossero trichechi adulti nelle vicinanze, ma invano. Il piccolo tricheco sta ora assumendo, insieme alle coccole, del latte artificiale tramite un biberon, e verrà costantemente tenuto d’occhio per diverse settimane. A seconda di quanti progressi fa e dal suo appetito, il centro deciderà come comportarsi. Grazie all’aiuto di alcuni volontari e di tutti gli operatori dell’Alaska SeaLife Centre, il piccolo tricheco non ha di che preoccuparsi.